Recensione di “Opono” di Ilaria “Zim” Facchi; “Rapa & Nui” di Augusto Rasori, Giorgio Sommacal e Laura Stroppi; “Un’estate in montagna” di Vince Ricotta.
Una ragazzina perseguitata dalla propria ombra, che escogita modi sempre nuovi per ucciderla; una coppia di giovani che scopre se stessa l’11 luglio del 1982, il giorno in cui la Nazionale italiana di calcio, a Madrid, si laurea per la terza volta campione del mondo di calcio battendo per 3-1 la Germania sotto lo sguardo esultante del Presidente della Repubblica Sandro Pertini; infine due moai dell’Isola di Pasqua, due enigmatici, imperscrutabili volti scavati nel tufo vulcanico che in realtà di imperscrutabile non hanno proprio nulla e che passano i giorni commentando quel che succede tanto nel loro piccolo fazzoletto di terra sperduto nel Pacifico (poco, ma non così poco come potrebbe apparire a prima vista) quanto nel resto del mondo.
Debutta con queste prime tre storie, scritte rispettivamente da Ilaria “Zim” Facchi, Vince Ricotta e dal terzetto composto da Augusto Rasori, Giorgio Sommacal e Laura Stroppi, la nuova collana Sbam! Libri, agili volumi a fumetti frutto della felice intuizione di Antonio Marangi, tra i massimi esperti italiani della Nona Arte nonché ideatore e creatore della rivista digitale a fumetti e sui fumetti Sbam! Comics (che trovate qui).
Dalle classiche strisce ai romanzi disegnati – i graphic novel che tanta fortuna stanno conoscendo da un po’ di tempo a questa parte e che ormai, negli scaffali delle librerie, contendono spazio e attenzione ai loro, diciamo così, fratelli maggiori – fino ad arrivare a narrazioni più originali, dal sapore quasi sperimentale (è il caso della quieta Opono di Ilaria Facchi), dove la parola è ridotta a un ruolo marginale e tocca al disegno, alle minime sfumature cromatiche, al gioco sottile delle espressioni trasmettere emozioni, coinvolgere, spaventare, divertire, far riflettere, l’iniziativa editoriale firmata Sbam! non si limita a promettere molto, dimostra di avere parecchie frecce al proprio arco.
C’è la satira, sfacciata, irriverente, arguta, pungente, e naturalmente sempre attuale, dei moai Rapa & Nui (non a caso uno degli autori del fumetto è Augusto Rasori, affilatissima penna di Lercio.it, sito di notizie talmente false e inverosimili da risultare più autentiche di quelle vere; alzi la mano chi non lo conosce) che non mancano di dire la loro anche su quel che accade nel nostro bellissimo e malandato Paese, dove niente di quel che viene fatto sembra avere il benché minimo senso (a partire da manifestazioni che, in nome del rilancio dell’economia nazionale, bloccano le strade, intralciano i mercati e costringono i negozi a tenere chiuse le serrande).
E poi c’è la bellezza semplice e senza tempo del racconto Un’estate in montagna, di una storia che si sviluppa armoniosa attraverso un connubio perfetto di parole e immagini. Una storia d’amore in questo caso, una storia, come scrive Marco De Rosa, direttore responsabile di Sbam Comics e autore della bella prefazione al volume di Vince Ricotta, “che sa toccare con garbo e ironia le corde della nostalgia, riportandoci ad atmosfere che non possono lasciare indifferente chiunque sia nato tra la fine degli anni Cinquanta e i primissimi Settanta. Atmosfere che portavano con sé il sentore di grandi cambiamenti nel costume e nella tecnologia, la sensazione del dischiudersi di un orizzonte di infinite opportunità che Ricotta rilegge attraverso gli sguardi – ingenui ma sottilmente profetici – dei due ragazzi: possibile che, in un giorno non troppo lontano, ore e ore di canzoni si troveranno racchiuse in un minuscolo aggeggio digitale? Oppure che tutti andremo a spasso con in tasca o in borsetta un telefono portatile, scambiandoci istantaneamente messaggi? O, magari, che l’Italia intera si ritroverà a essere governata dal papà della tv commerciale? No, questo no, dai: nell’82 neanche uno scrittore di fantascienza avrebbe potuto immaginarlo, eppure…”.
Si sorride, si trattiene il fiato (pensando a quale terribile fine andrà incontro la povera Opono, rassicurati comunque dal fatto che per fortuna gli eroi di carta non muoiono mai davvero e che niente riesce a esorcizzare la violenza meglio della sua raffinata messa in burla) e ci si lascia andare a qualche (anzi a molte) liberatorie esplosioni di pura allegria leggendo i primi tre volumi degli Sbam! Libri; a pensarci bene, non potrebbe esserci inizio migliore per questa avventura, che fiera inalbera il vessillo dell’ironia intelligente, della comicità elegante, della riflessione pacata ma puntuale, che non passa mai inosservata ; tutte cose di cui c’è un gran bisogno e che, si può starne certi, il pubblico saprà apprezzare.
Buona lettura a tutti, dunque, e complimenti sinceri ad Antonio Marangi e alla sua squadra di autori, che presto si arricchirà di nuovi talenti.