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Recensioni

Recensioni di libri a cura de “Il Consigliere Letterario”, Paolo Vitaliano Pizzato.

Cerca l’autore, il genere o il tema di tuo interesse, sono disponibili centinaia di recensioni.

“Non tanto perché piove, ma perché piove tardi”

Recensione di “Caratteri” di Teofrasto

Teofrasto, Caratteri, Garzanti

“L’attività di Teofrasto fu volta essenzialmente al consolidamento del grandioso piano di sistemazione dello scibile, promosso da Aristotele. L’enorme catalogo delle sue opere conta ben 229 titoli, che comprendono studi di storia naturale, di politica, di etica, di psicologia, di teoria letteraria, di polemica contro le scuole rivali […]. Di esse, comunque, la gran maggioranza è costituita da pubblicazioni scientifiche, riguardanti soprattutto la botanica, la zoologia e la mineralogia.Leggi tutto »“Non tanto perché piove, ma perché piove tardi”

Talleyrand e la blasfema bugia socratica

Recensione di “La rovina di Kasch” di Roberto Calasso

Roberto Calasso, La rovina di Kasch, Bompiani

“Il Nap di Naphta era l’uomo più ricco della terra. Ma la sua vita era la più breve e la più triste fra quelle di tutti gli uomini. Perché ogni Nap di Naphta doveva governare la sua terra solo per un certo numero di anni. Durante il suo regno i sacerdoti osservavano gli astri ogni sera, offrivano sacrifici e accendevano i fuochi. Mai una sera dovevano sospendere le loro preghiere e i loro sacrifici, altrimenti perdevano di vista il cammino di un astro e allora non sapevano quando, secondo la loro regola, il re doveva essere ucciso. Così si andò avanti per lungo tempo.Leggi tutto »Talleyrand e la blasfema bugia socratica

Un cieco orizzonte

Recensione di “Copritele il volto” di P.D. James

P.D. James, Copritele il volto, Mondadori

Raccontare a distanza dai fatti. Ricostruire un tassello dopo l’altro. Farlo con metodo, ordine, osservando da ogni possibile punto di vista e convergendo, poco alla volta, verso un’unica prospettiva. In una parola, ripercorrere. Riguardare. Vedere di nuovo. Ricordando. E alla fine confessando.Leggi tutto »Un cieco orizzonte

Nessuno ci ha insegnato

Recensione di “Niente di nuovo sul fronte occidentale” di Erich Maria Remarque

Erich Maria Remarque, Niente di nuovo sul fronte occidentale, Mondadori

“‘Mi parli degli elementi drammatici nel Guglielmo Tell!’ ricorda Kropp, e mugghia contento.
‘Quali scopi si prefissero i poeti di Gottinga?’ incalza Müller, a un tratto severo.
‘Quanti figli ebbe Carlo il Temerario?’ replico io freddamente.
‘Lei, Bäumer, non concluderà mai nulla nella vita’ guaisce Müller.
Kropp vuol sapere ‘la data della battaglia di Zama’ ma io ribatto: ‘A Lei manca ogni serietà morale signor Kropp. Sieda: le do un tre’.
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Alle cose stesse

In ricordo di Massimo Bordin

Massimo Bordin, Una passione unica, Il Foglio

Si parla sempre di se stessi. Il più delle volte proprio quando si fa ogni sforzo per cercare di evitarlo. Io per esempio qui parlo di me tutte le volte in cui scrivo di un libro, e lo faccio non perché voglia o per chissà quale narcisismo patologico non ancora diagnosticato ma per il semplice fatto che provare a raccontare alcune pagine è dire anche perché mi sono piaciute così tanto e perché vorrei che altri le leggessero.Leggi tutto »Alle cose stesse

L’irraggiungibile prossimo tuo

Recensione di “E non disse nemmeno una parola” di Heinrich Böll

Heinrich Böll, E non disse nemmeno una parola, Mondadori

Un uomo consumato dalla guerra. Una città devastata dalle bombe. Un donna, una madre, stravolta dalla fatica, dal dolore, dall’amore. E un labirinto di solitudini, di voci sussurrate, di pensieri che si rincorrono tra vicoli sudici, sfilacciano come fumo di sigaretta nell’uniforme grigiore del cielo, affogano nello stordimento a buon mercato assicurato dall’acquavite.Leggi tutto »L’irraggiungibile prossimo tuo

Le pulci dei ratti

Recensione di “Annus Mirabilis” di Geraldine Brooks

Geraldine Brooks, Annus Mirabilis, Neri Pozza

Questo libro è un’opera di fantasia, ispirata dalla vera storia degli abitanti del villaggio di Eyam, nel Derbyshire. La prima volta che andai a Eyam fu del tutto per caso, nell’estate del 1990. Allora vivevo a Londra e lavoravo come corrispondente per il Medio Oriente del The Wall Street Journal. Tra un reportage e l’altro in posti bollenti e travagliati come Gaza e Baghdad, cercavo di rilassarmi un po’ nella campagna inglese. Fu durante uno di questi vagabondaggi o peregrinazioni […] che mi colpì un interessante segnale stradale, che indicava la via per il villaggio della peste.Leggi tutto »Le pulci dei ratti

Inchiostro rosso sangue

Recensione di “Il maestro della testa sfondata” di Hans Tuzzi

Hans Tuzzi, Il maestro della testa sfondata, Guanda

Tutto comincia poco dopo le cinque di una fredda mattina. Il palcoscenico è l’incolore, depressa periferia milanese. L’architettura nata povera degli edifici popolari, le strade invase dalla fanghiglia, il cemento dell’urbanizzazione stretto d’assedio dal verde selvatico di una campagna che sembra non volerne sapere di farsi città, l’esibita miseria delle roulotte di fortuna di un campo nomadi, strette le une alle altre nella grottesca imitazione di un abbraccio. Comincia tutto qui, agli estremi confini di una Milano che faticosamente cerca di stirare le proprie membra, di ingrandirsi, svilupparsi, crescere.Leggi tutto »Inchiostro rosso sangue

La clemenza, le condanne

Recensione di “I giorni del terrore” di Hilary Mantel

Hilary Mantel, I giorni del terrore, Fazi Editore

“Lucile Desmoulins e il generale Dillon furono processati per cospirazione e giustiziati il 24 germinale. Maximilien Robespierre fu giustiziato senza processo il 10 termidoro, il 28 luglio secondo il vecchio calendario. Lo stesso accadde al fratello Augustin, a Saint-Just e a Couthon. Philippe Le Bas si sparò”.

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La “scienza romantica” del cervello

Recensione di “L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello” di Oliver Sacks

Oliver Sacks, L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello, Adelphi

Cos’è esattamente e cosa significa l’espressione “Geografia del mondo”? E qual è il senso di una frase come “il mondo dietro una canzone”? E cosa studia la “scienza romantica”? A tutte queste domande offre una risposta la definizione di “paesaggio interiore”, quell’insieme di sensazioni, emozioni, esperienze, ricordi, attese, desideri, sogni e con essi quella delicatissima ingegneria chimico-fisica del cervello che presiede a un’architettura unica, irripetibile, che non è possibile studiare più di quanto sia possibile scomporre in fattori primi un flusso di coscienza ma che va conosciuta, o per dir meglio, esplorata, con il rigore della scienza e l’entusiastica curiosità dell’appassionato, con l’attenzione dell’esperto e la spontaneità dell’innamorato, con l’approccio del medico e l’incorrotta pietà da cui a volte, per una sorta di miracolo, l’uomo è toccato.Leggi tutto »La “scienza romantica” del cervello