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Recensioni

Recensioni di libri a cura de “Il Consigliere Letterario”, Paolo Vitaliano Pizzato.

Cerca l’autore, il genere o il tema di tuo interesse, sono disponibili centinaia di recensioni.

Le misure spezzate

Recensione di “I fratelli Oppermann” di Lion Feuchtwanger

Lion Feuchtwanger, I fratelli Oppermann, Skira editore
Lion Feuchtwanger, I fratelli Oppermann, Skira editore

Ieri è la Germania del 1932. Un Paese economicamente in ginocchio, umiliato dalle durissime, inique condizioni di pace imposte dal Trattato di Versailles all’indomani della fine del primo conflitto mondiale. Un Paese prostrato, nel cui grembo cresce furiosa l’ansia di vendetta; uno stato scosso dal desiderio di rivincita, ammalato d’odio ma ancora saldo nel diritto.


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Harry, il mago

Recensione di “Harry Potter e la pietra filosofale” di J.K. Rowling

J.K. Rowling, Harry Potter e la pietra filosofale, Salani Editore
J.K. Rowling, Harry Potter e la pietra filosofale, Salani Editore

La consapevole, studiata leggerezza della prosa, l’attenzione, puntuale e gioiosa, nei confronti dei limiti e delle possibilità del linguaggio, le acrobatiche peripezie espressive che hanno il volto semplice del gioco di parole ma nascondono una ricerca rigorosa, l’enorme ricchezza del materiale narrativo, vagliata con puntiglio, selezionata accuratamente e sistematizzata con maestria indiscussa. Leggi tutto »Harry, il mago

Wednesday e gli Dei dimenticati

Recensione di “American Gods” di Neil Gaiman

Neil Gaiman, American Gods, Mondadori
Neil Gaiman, American Gods, Mondadori

Nel sogno, forma perfetta della realtà secondo Jorge Luis Borges, la memoria vive oltre se stessa e abbraccia tanto il finito orizzonte di ciò che è stato quanto l’incommensurabile regione del possibile. Qui, dove ogni cosa ha diritto d’esistere, dove il solo tempo percepito è un’indistinzione di passato e futuro, esistere è insieme nascere e rinascere, venir gettati nel mondo e tornarci, imporsi all’attenzione e manifestarsi al ricordo.


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La voce del teatro e del tradimento

Recensione di “Un cadavere a Deptford” di Anthony Burgess

Anthony Burgess, Un cadavere a Deptford, Garzanti
Anthony Burgess, Un cadavere a Deptford, Garzanti

“C’era un filosofo che narrava di un gatto che miagolava perché lo lasciassero uscire e che poi miagolava di nuovo perché lo facessero rientrare. Ma, nell’interim tra un miagolio e l’altro, quel gatto esiste? In noi tutti alberga l’atteggiamento solipsistico, che non è che un simulacro della potenza dell’Onnipotente, il quale mantiene Tutto in essere, vale a dire che quanto si trova sotto i nostri occhi esiste, ma che è sufficiente che distogliamo lo sguardo, o che qualcuno ce lo distolga, perché venga disintegrato completamente, seppure temporaneamente”. È nei panni di un anonimo attore di teatro che lo scrittore britannico Anthony Burgess, in uno dei suoi ultimi lavori, intitolato Un cadavere a Deptford, ci racconta la vita avventurosa, scandalosa e geniale del drammaturgo e poeta Christopher Marlowe, dopo William Shakesperare la voce più luminosa e suggestiva del teatro elisabettiano.


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La tragica resa all’incomprensibile

Recensione di “Pastorale americana” di Philip Roth

Philipm Roth, Pastorale americana, Einaudi
Philip Roth, Pastorale americana, Einaudi

Il legame tra generazioni, le eredità spirituali trasmesse, le aspettative dei padri, la riconoscenza dei figli, l’amore e il dolore. Il finito universo della famiglia e le sue leggi. E la loro comprensione. E la loro accettazione. E il loro disintegrarsi. Improvviso e incomprensibile. E lo sconvolgente irrompere della sofferenza, intollerabile perché inspiegabile, perché insensata, perché irragionevole.


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Tra fumetto e romanzo

Recensione di “Non è stato un pic nic!” di Stefano Babini

Stefano Babini, Non è stato un pic nic!, Dada
Stefano Babini, Non è stato un pic nic!, Dada

È certamente un fumetto. Ma è anche un romanzo. È sicuramente autobiografico. Ma c’è pure parecchia fantasia. Ed è strapieno di citazioni. Scritte e disegnate. Un divertimento nel divertimento è andarle a cercare e identificarle tutte. Insomma, come possiamo classificare questo lavoro di Stefano Babini, grandissima matita del panorama della Nona Arte italiana, proposto a fine 2014 da Dada in seconda edizione (la prima era un bel cartonato del 2009, a tiratura limitata)?


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La dimenticata eternità dello shtetl

Recensione de “I fratelli Ashkenazi” di Israel Joshua Singer

Israel J. Singer, I fratelli Ashkenazi, Longanesi
Israel J. Singer, I fratelli Ashkenazi, Longanesi

“Il tema della decadenza borghese […] acquista una fisionomia del tutto particolare quando viene vissuto e trattato da una prospettiva ebraica, o meglio ebraico-orientale, e cioè ancorata all’integrità umana, culturale e religiosa dell’Ostjudentum […]. Quando si parla degli Ostjuden […] il termine ‘borghese’ pare acquistare una carica positiva, calda ed affettiva: nei lineamenti dell’ebreo orientale non assimilato si vuol scorgere il volto di un’individualità assoluta non scalfita dalla storia, la quale assume i connotati di un’ideale filosofia classico-borghese […].Leggi tutto »La dimenticata eternità dello shtetl

Nell’amare, provare a vivere

Roberto Pazzi, La trasparenza del buio, Bompiani
Roberto Pazzi, La trasparenza del buio, Bompiani

La ricerca di sé, inquieta, tormentata, sfuggente (perché di sé implica l’accettazione, il coraggio di riconoscersi e la parallela ambizione di fuggire la clandestinità), si intreccia con la passione, e forse con l’amore, cercati, inseguiti con febbrile impazienza, pretesi con rabbia disperata da un uomo consumato dagli anni ma non ancora rassegnato, non completamente sconfitto.Leggi tutto »Nell’amare, provare a vivere

L’universo puro e feroce del mito

Recensione di “Edipo re” di Sofocle

Sofocle, Edipo re, Garzanti
Sofocle, Edipo re, Garzanti

Di fronte agli inappellabili decreti del fato, la libertà dell’uomo non è che un fardello, il disperato piangere del neonato che con tutte le sue forze chiede di essere nutrito, rivendica il suo diritto a esistere, ma che può vivere solo per volontà altrui. L’oscurità e l’ignoto, materia dei suoi giorni, condannano all’impotenza, alla sterilità la sua volontà, le sue deliberazioni, ogni suo sforzo.


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Essere. Per qualcun altro

Recensione di “Sodoma e Gomorra – Alla ricerca del tempo perduto IV” di Marcel Proust

Marcel Proust, Sodoma e Gomorra, Mondadori
Marcel Proust, Sodoma e Gomorra, Mondadori

Razza su cui pesa una maledizione, costretta a vivere nella menzogna e nello spergiuro perché sa che il suo desiderio – ciò che costituisce per ogni creatura la suprema dolcezza del vivere – è considerato punibile e vergognoso, inconfessabile; costretta e rinnegare il proprio Dio, giacché, se anche siano cristiani, quando compaiono in veste d’imputati alla sbarra del tribunale, devono, davanti al Cristo e al suo nome, difendersi come da una calunnia da ciò che è la loro stessa vita; figli senza madre, cui sono obbligati a mentire persino al momento di chiuderle gli occhi;Leggi tutto »Essere. Per qualcun altro