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Recensioni

Recensioni di libri a cura de “Il Consigliere Letterario”, Paolo Vitaliano Pizzato.

Cerca l’autore, il genere o il tema di tuo interesse, sono disponibili centinaia di recensioni.

Lo splendore del “romanzo-non romanzo”

Recensione de “L’uomo senza qualità” di Robert Musil

Robert Musil, L'uomo senza qualità. Newton
Robert Musil, L’uomo senza qualità, Newton Compton

Sospeso tra possibilità e impossibilità, congelato nel passaggio tra potenza e atto, espressione di tutto ciò che può essere espresso e nello stesso tempo muto abisso d’inesprimibilità, L’uomo senza qualità di Robert Musil, una delle opere più significative del Novecento letterario, ha nella contraddizione, nel rifiuto esasperato e testardo dell’univocità, tanto il proprio atto fondativo quanto la propria finalità.


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Il dovere di non restare in silenzio

Recensione di “Blonde” di Joyce Carol Oates

Joyce Carol Oates, Blonde, Bompiani
Joyce Carol Oates, Blonde, Bompiani

La ricerca ossessiva della perfezione come talismano contro il terrore della morte, come formula magica (la sola possibile) in grado di arginare il dolore, di offrire momenti di tregua alla spaventosa fatica di vivere, di proteggere dalla rabbia del mondo, dalla sua invidia cieca, dalla sua insaziabile sete di annientamento.

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La vanità di un dio demente

Recensione de “Il processo” di Franz Kafka

Franz Kafka, Il processo, Rizzoli
Franz Kafka, Il processo, Rizzoli

 

Come in una disputa medievale sugli universali, nella quale la battaglia tra opposti pensieri rappresentava la via per giungere a Dio, i temi della colpa, dell’innocenza, della giustizia, del suo manifestarsi e del suo operare – temi che toccano l’essenza stessa dell’esistere, e nel loro comprendere ogni uomo, il suo senso e il suo destino, penetrano nei labirinti della metafisica – stanno a fondamento de Il processo di Franz Kafka, romanzo inquietante, illusorio (come lo sono un ragionare febbrile, un calcolo ripetuto all’infinito, una deduzione inceppata nel proprio meccanismo logico), allegorico, enigmatico, allo stesso tempo inafferrabile e possente, reale al punto da risultare soffocante eppure evanescente come un sogno, o per meglio dire come un incubo.

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Agli occhi di chi è poco più di un bambino

Recensione di “Le avventure di Tom Sawyer” di Mark Twain

Mark Twayn, Le avventura di Tow Sawyer, Garzanti
Mark Twain, Le avventure di Tom Sawyer, Garzanti

Agli occhi di chi è poco più di un bambino ogni cosa profuma d’avventura. Agli occhi di chi è poco più di un bambino l’orizzonte si presenta allo stesso tempo come una promessa e una minaccia; come il canto di una sirena e l’urlo di una strega; simile a una caverna colma di tesori e alla più angusta delle prigioni, al fuoco inestinguibile del coraggio e all’oscurità cieca della paura.


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La nostra muta lingua madre

Recensione di “Money” di Martin Amis

Martin Amis, Money, Einaudi
Martin Amis, Money, Einaudi

Come la pubblicità, seducente perché ingannevole, come la pornografia, che parla la più universale delle lingue, come il cinema, quello “facile”, di cassetta, fatto apposta per accontentare tutti, come l’ignoranza, quella che ci si porta addosso con fierezza quasi fosse un vestito nuovo, che non si perde occasione per esibire, che ringhia costante nel tono di voce ed esplode, monotona, nella più classica delle provocazioni: “Io sono arrivato fin qui, ho guadagnato così tanto senza mai aver letto un libro. E tu, invece? Tu cosa hai fatto?”.

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Il domani è l’oggi

Recensione di “La morte dell’erba” di John Christopher

John Christopher, La morte dell'erba, Neri Pozza
John Christopher, La morte dell’erba, Neri Pozza

“Questa è l’era delle epidemie. Afta epizootica, febbre catarrale, influenza aviaria, sars, vie di trasmissione, zone soggette a restrizioni, aree di sorveglianza, vaccinazioni di massa: siamo ormai avvezzi alla terminologia del contagio […]. I virus che più richiamano l’attenzione sono quelli che colpiscono uccelli, animali ed esseri umani. Ma i più pericolosi sono quelli delle piante coltivate.


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Una stagione politica

Recensione di “Colle Oppio vigila” di Fabrizio Crivellari

Fabrizio Crivellari, Colle Oppio vigila, Eclettica Edizioni
Fabrizio Crivellari, Colle Oppio vigila, Eclettica Edizioni

Leonardo Romani, responsabile della libreria Le Querce di Lido degli Estensi, è un carissimo amico. Con lui, ormai da qualche anno, condivido progetti e avventure letterarie di squisita fattura (la cui realizzazione è in massima parte merito suo), come la rassegna Librandosi, che si tiene ogni estate proprio a Lido degli Estensi, e il più recente progetto dei The Letterari, organizzato assieme allo scrittore Luciano Boccaccini e ospitato a Comacchio che quest’anno, dopo il grande successo ottenuto lo scorso inverno, festeggia, arricchito nel programma, la sua seconda edizione.


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Perché sospirare?

Recensione di “Molto rumore per nulla” di William Shakespeare

William Shakespeare, Molto rumore per nulla, Mondadori
William Shakespeare, Molto rumore per nulla, Mondadori

La tragedia e la commedia, il complotto e lo scherzo, l’amore dissimulato e quello sbocciato d’improvviso; e ancora la verità e la menzogna, la lealtà e il tradimento, la disperazione e il lieto fine. Gli affanni, e il loro scioglimento; il tumultuare dei sentimenti, che ogni cosa colorano d’eccesso e nel bene come nel male non conoscono che sfrenatezza; il severo e saggio incedere del tempo e la divertita complicità del caso, geni dispettosi ma di buon cuore che al momento opportuno riportano ordine e giustizia e pace nel caos delle umane debolezze.


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Senza colpa né morale

Recensione di “Il buon soldato” di Ford Madox Ford

Ford Madox Ford, Il buon soldato, Feltrinelli
Ford Madox Ford, Il buon soldato, Feltrinelli

“Non c’è in questa storia l’elevazione spirituale che accompagna la tragedia; non c’è nemesi, non c’è fato. C’erano soltanto due nobili nature […] c’erano dunque due nature nobili che la corrente della vita trascinava come brulotti su una laguna causando miserie, dolori, tormenti, e morte. E loro stessi si deterioravano sempre di più. E perché? A quale scopo? Per insegnare quale lezione? E’ tutta tenebra”.


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(Non) sono solo parole

Recensione di “Il buco che ho nel cuore ha la tua forma” di Eleonora Molisani

Eleonora Molisani, Il buco che ho nel cuore ha la tua forma, Priamo e Meligrana Editore
Eleonora Molisani, Il buco che ho nel cuore ha la tua forma, Priamo e Meligrana Editore

Raccontare il presente intrecciando forma e sostanza, gettandosi nelle cose e restituendole attraverso le parole; scomporre e ricomporre l’oggi nella folgorazione improvvisa di un ritratto abbozzato eppure in qualche modo già compiuto; precipitare nell’ombra e sfiorare la luce nella contenuta, studiata frenesia di un narrare che è sguardo, ascolto, partecipazione e vita. Che è testimonianza.

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