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Recensioni

Recensioni di libri a cura de “Il Consigliere Letterario”, Paolo Vitaliano Pizzato.

Cerca l’autore, il genere o il tema di tuo interesse, sono disponibili centinaia di recensioni.

La musicale prosa del fallimento

Recensione di “L’informazione” di Martin Amis

 
Martin Amis, L'informazione, Einaudi
Martin Amis, L’informazione, Einaudi

Un raffinato esercizio di scrittura che ha per tema la scrittura stessa, o meglio gli scrittori, il loro lavoro e la (spesso eccessiva) considerazione di sé che lo alimenta. Una tragicomica avventura, un romanzo irresistibilmente divertente e dolcemente crepuscolare, una riflessione disincantata e perfida sul mondo dell’editoria (e più in generale della cultura letteraria) che pagina dopo pagina assume i contorni del compiaciuto disvelamento di un segreto: la letteratura – specie, se non soprattutto, nei suoi migliori esponenti – non ha nulla di nobile, anzi è un desolante compromesso al ribasso. Leggi tutto »La musicale prosa del fallimento

L’assassino e le scarpe da tennis

Recensione di “Unico indizio le scarpe da tennis” di Davide Barzi, Marco “Will” Villa e Sergio Gerasi

 
Davide Barzi, Unico indizio le scarpe da tennis, Renoir Comics
Davide Barzi, Unico indizio le scarpe da tennis, Renoir Comics

Periferia di Milano, una mattina di marzo del 1959. Mancano solo due giorni alla primavera. Riverso nell’erba, il cadavere di uno sconosciuto. Non ha documenti, nessuno conosce il suo nome, ma l’aspetto dimesso non lascia dubbi: era un barbone. Ah già, sì, è quello che ha sempre le scarpe da tennis ai piedi. Tutti lo hanno sempre visto gironzolare in zona, ma nessuno sa davvero chi sia.


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La bugiarda divinità di un uomo

Recensione di “Alessandro o il falso profeta” di Luciano di Samosata

recensione Luciano di Samosata, Alessandro o il falso profeta, Adelphi
Luciano di Samosata, Alessandro o il falso profeta, Adelphi
 

“Di figura era alto, avvenente e davvero splendido come un dio: di carnagione chiara, il mento coperto da una barba non troppo folta, con una chioma in parte naturale, in parte posticcia, ma resa assolutamente simile alla sua capigliatura, tanto che ai più sfuggiva che non erano capelli suoi. Dallo sguardo fascinatore emanava un bagliore divino; aveva una voce molto suadente e allo stesso tempo assai sonora; insomma, fisicamente era del tutto irreprensibile”.

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Né scrittore né filosofo. Ritratto di un artista

Recensione di “Il Rovescio e il diritto” di Albert Camus

 
Albert Camus, Il rovescio e il diritto, Bompiani
Albert Camus, Il rovescio e il diritto, Bompiani

Schierarsi dalla parte della vita. Con voluttà d’amante, con partigiana convinzione, con devoto fervore. Scegliere il corpo, la carne, l’esistere fisico essenziale e primitivo, e prendere da lì le mosse, da quel che siamo nel momento in cui veniamo al mondo per giungere al cuore, e alla mente, e allo spirito. E infine tornare al cuore, al sangue, ai sensi.


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Tra colpa e imperfetta innocenza

Recensione di “38 racconti” di Erskine Caldwell

 
Erskine Caldwell, 38 racconti, Mondadori
Erskine Caldwell, 38 racconti, Mondadori

Non è facile raccontare con leggerezza il sud degli Stati Uniti al principio del Novecento. Sorridere rispettosamente (con quella teatrale condiscendenza che solo l’esatta conoscenza delle cose può regalare) delle dure condizioni di vita di uomini e donne; di quel sapere contadino, impasto di ignoranza ed esperienza vecchio di centinaia d’anni che è insieme eredità e fardello di generazioni perdute, scomparse persino dalla memoria dei vivi; di comunità ignare del trascorrere del tempo, legate a un’etica sociale rude e miope, che premia tenacia, fatica, volontà e forza fisica e si disinteressa di tutto il resto; della ferita aperta del razzismo, divenuta abito tanto per i bianchi oppressori quanto per i neri vittime, e di ogni altra ingiustizia che ne discende; di qualsiasi peccato infanghi quella terra.


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Romanzo di un criminale

Recensione di “Diabolik: alba di sangue” di Andrea Carlo Cappi

 
Andrea Carlo Cappi, Diabolik: alba di sangue, Alacràn Edizioni
Andrea Carlo Cappi, Diabolik: alba di sangue, Alacràn Edizioni

Siamo abituati a pensare al romanzo come a qualcosa dotato di un’intrinseca traducibilità; una sorta cioè di “disponibilità” nei confronti di altri mezzi espressivi (il cinema soprattutto). E non importa che una storia raccontata in un libro basti a se stessa, che sappia coinvolgere, emozionare, perfino distruggere in alcuni casi; che riesca a radicarsi nella mente e nell’anima di chi legge come un pensiero ossessivo o un desiderio d’innamorato, perché la sua capacità di rinascere, di farsi nuovamente narrazione, di conquistare in modo differente un diverso tipo di pubblico, non solo non toglie nulla a ciò che il romanzo essenzialmente è, ma contribuisce a esaltarne la caratteristica principale: la potenziale universalità.


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Una città che tutti ci contiene

Recensione di “Trilogia della città di K.” di Agota Kristof

 
Agota Kristof, Trilogia della città di K., Einaudi
Agota Kristof, Trilogia della città di K., Einaudi

Un romanzo che è diario, e confessione, e invenzione. Un romanzo che svela se stesso attraverso una scrittura potente e misteriosamente trattenuta, generosa e timida, che si fa rifugio e si sforza di offrire protezione non tanto dal dolore (inevitabile per ognuno di noi) ma da ciò che lo rende insopportabile; il suo irrompere improvviso e la sua incomprensibilità.


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Quadri di vita di dolorosa bellezza

Recensione di “Gli zii di Sicilia” di Leonardo Sciascia

 
Leonardo Sciascia, Gli zii di Sicilia, Adelphi
Leonardo Sciascia, Gli zii di Sicilia, Adelphi

Una scrittura elegante e potente. Energica, puntuale, ricca, rigorosa nel dettaglio descrittivo e tuttavia sfumata, multiforme, capace di sfuggire alla realtà reinventandola almeno in parte, di giocare con la verità confondendola con l’apparenza, di mescolare la veglia e il sogno rendendoli quasi indistinguibili l’una dall’altro.


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Nella più gloriosa e prospera nazione del mondo

Recensione de “Il Signore degli Orfani” di Adam Johnson

Adam Johnson, Il Signore degli Orfani, Marsilio
Adam Johnson, Il Signore degli Orfani, Marsilio

Prima il tono trionfalistico e spudorato della propaganda, poi le descrizioni feroci della realtà: la miseria assoluta e implacabile, la chirurgica violenza dello Stato, il meccanismo perfetto delle prigioni, che in ogni angolo del Paese ingoiano cittadini, ne consumano ogni energia costringendoli a massacranti turni di lavoro nelle miniere o nei campi e infine, privati perfino del sangue (risorsa preziosa, recuperata da zelanti squadre di addetti), li riconsegnano alla terra.Leggi tutto »Nella più gloriosa e prospera nazione del mondo

Il prezzo del ritrovamento

Recensione di “Moonlight Mile” di Dennis Lehane

 
Dennis Lehane, Moonlight Mile, Piemme
Dennis Lehane, Moonlight Mile, Piemme

Amanda McCready ha solo quattro anni quando il detective privato Patrick Kenzie la ritrova. È stata rapita, ma lui l’ha riportata a casa. Da sua madre. Ma forse non ha fatto la cosa giusta, perché chi ha preso la piccola Amanda aveva buone, anzi ottime ragioni per farlo, o comunque era convinto di averle.Leggi tutto »Il prezzo del ritrovamento