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Recensioni

Recensioni di libri a cura de “Il Consigliere Letterario”, Paolo Vitaliano Pizzato.

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Delitto senza fili

Recensione di “Guglielmo Marconi e l’omicidio di Cora Crippen” di Erik Larson

 
Erik Larson, Guglielmo Marconi e l'omicidio di Cora Crippen, Neri Pozza
Erik Larson, Guglielmo Marconi e l’omicidio di Cora Crippen, Neri Pozza

1910. A poco più di vent’anni dai delitti di Jack lo Squartatore Londra torna a essere teatro di un atroce fatto di sangue. Nella cantina di una casa di Hilldrop Crescent la polizia rinviene i resti, frutto di un meticoloso lavoro di dissezione, di Cora Crippen, donna di prorompente bellezza e di grande esuberanza di carattere, frustrata nelle proprie ambizioni artistiche da un’assoluta mancanza di talento e tuttavia così testarda nell’inseguire i suoi sogni da riuscire a ritagliarsi qualche parte minore, conquistare una piccola schiera di appassionati e divenire membro (rispettato e ascoltato) di un’associazione femminile di sostegno agli spettacoli d’intrattenimento, la Società delle Signore del Music Hall.


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Teplotaxl, il mago

Recensione de “Il mago dei numeri” di Hans Magnus Enzensberger

Hans Magnus Enzensberger, Il mago dei numeri, Einaudi
Hans Magnus Enzensberger, Il mago dei numeri, Einaudi

Provate a immaginare il severo fisico e matematico Leonhard Euler trasformato in un bizzarro professore di nome Boiler, Bertrand Russell, una delle menti logico-scientifiche più brillanti del Novecento, vestire i buffi panni di Lord Ruzzolo, e Leonardo Fibonacci, il geniale inventore della serie numerica che porta il suo nome, cambiato in un improbabile signor Bonaccione.


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Soli, in una terra abitata e sconosciuta

Recensione di “Nessuno al mio fianco” di Nadine Gordimer

 
Nadine Gordimer, Nessuno al mio fianco, Feltrinelli
Nadine Gordimer, Nessuno al mio fianco, Feltrinelli

È un Sudafrica inquieto, libero dalle odiose catene dell’apartheid ma non ancora cosciente di esserlo e incapace di distinguere tra orgoglio legittimo e vuota tracotanza, quello che fa da sfondo a Nessuno al mio fianco di Nadine Gordimer, tormentato romanzo intimista che attraverso l’odissea personale di due coppie di amici si interroga tanto sul futuro di un Paese sospeso tra inferno e paradiso quanto sulla necessità (e insieme sulla loro sostanziale inafferrabilità) dei rapporti interpersonali, siano essi d’amore, d’amicizia, di filiazione o militanza.

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Robert Neville, l’ultimo uomo

Recensione di “Io sono leggenda” di Richard Matheson

 
Richard Matheson, Io sono leggenda, Fanucci Editore
Richard Matheson, Io sono leggenda, Fanucci Editore

Il giungere della sera calcolato per approssimazione, guardando il cielo; la cura quotidiana di sé affidata a una pianificazione severa fatta di precisi doveri da assolvere; la propria casa trasformata in roccaforte inespugnabile, divenuta teatro di una guerra di resistenza che è memoria di una normalità perduta per sempre. E ovunque, al di là di quelle finestre sbarrate, una sterminata legione di vampiri, l’umanità intera mutata in incubo a causa di un batterio, la nuova genia di un mondo ormai al crepuscolo che stringe d’assedio l’ultimo uomo rimasto sulla terra: il clandestino Robert Neville.


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Hammerstein: il nobile eroismo della ragione

Recensione di “Hammerstein, o dell’ostinazione” di Hans Magnus Enzensberger

Hans Magnus Enzensberger, Hammerstein o dell'ostinazione, Einaudi
Hans Magnus Enzensberger, Hammerstein o dell’ostinazione, Einaudi

Berlino, 3 febbraio 1933. Adolf Hitler, da poco nominato cancelliere della Germania, incontra a cena i vertici dell’esercito ed espone loro, con agghiacciante chiarezza, i fondamenti del suo “programma di governo”: costruzione di una ferrea dittatura interna e progressiva conquista di un “spazio vitale” a oriente. Sarà quell’esposizione, allo stesso tempo lucida, malata e tragicamente profetica a convincere uno degli astanti, il generale Kurt Freiherr von Hammerstein-Equord (cui era toccato anche il delicato ruolo di anfitrione), capo di stato maggiore dell’esercito, della pericolosità di quel politicante arruffato e confuso che era riuscito a conquistare il Paese e che lui aveva senza alcun dubbio sottovalutato. E della necessità di fermarlo.


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Nel cupo, selvaggio splendore d’Islanda

Recensione di “Un caso archiviato” di Arnaldur Indridason

 
recensione - Arnaldur Indrioason, Un caso archiviato, Guanda
 Arnaldur Indridason, Un caso archiviato, Guanda

 

Erlendur Sveinsson è un solitario. Un detective della polizia di Reykjavik taciturno, ostinato, efficiente. E ombroso, tetro e inquieto come la bellezza selvaggia, primitiva e incomprensibile della sua terra. Come ognuno di noi, Sveinsson ha i suoi segreti, che custodisce dentro di sé con gelosia d’amante, convinto che l’unica possibile modalità d’espressione del dolore sia il silenzio.Leggi tutto »Nel cupo, selvaggio splendore d’Islanda

Gatsby: attratto dall’irrealizzabile

Recensione di “Il grande Gatsby” di Francis Scott Fitzgerald

Francis Scott Fitzgerald, Il grande Gatsby, Einaudi
Francis Scott Fitzgerald, Il grande Gatsby, Einaudi

Chi è davvero Jay Gatsby? Un impostore? Un contrabbandiere privo di scrupoli? Oppure un affascinante giovane di successo che abita in una casa da sogno nei pressi di Long Island e organizza feste splendide cui partecipa tutto il bel mondo newyorkese? Chi è veramente quest’uomo enigmatico, che sembra aver fatto ogni genere di esperienza e nonostante ciò trascorre la propria vita in una trasognata ingenuità fanciullesca, attratto, come da un canto di sirena, esclusivamente dall’irrealizzabile?


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Perduto. Nella vita, nel mondo

Recensione di “O Lost” di Thomas Clayton Wolfe

Thomas Wolfe, O Lost, Elliot Edizioni
Thomas Wolfe, O Lost, Elliot Edizioni

“Questo libro, nella mia stima, è lungo tra le 250.000 e le 380.000 parole […]. Ma credo non sia corretto dare per scontato che un libro molto lungo sia un libro troppo lungo […]. Non ho mai chiamato questo libro romanzo. Per me è un libro uguale a quello che ogni uomo può avere in sé. È un libro fatto della mia vita e rappresenta la mia visione dell’esistenza fino al ventesimo anno di età”. A leggere questo biglietto, che accompagna un’opera torrenziale, titanica nell’elaborazione come nel risultato finale, convulsa, generosa, colorata e confusa come un sogno, elettrizzante e geniale, è Maxwell Perkins, editor della blasonata e prestigiosa Scribner’s Sons.


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Barney Panofsky o Mordecai Richler?

Recensione di “La versione di Barney” di Mordecai Richler

 
Mordechai Richler, La versione di Barney, Adelphi
Mordecai Richler, La versione di Barney, Adelphi

Che nei fatti l’autobiografia di Barney Panofsky sia, in tutto o in parte, la biografia dello scrittore canadese Mordecai Richler importa poco. Conta, invece, e parecchio, capire quanto siano sovrapponibili nella prosa, nello stile e nel respiro narrativo l’autore de La versione di Barney (pubblicato nel 1997 e diventato un successo internazionale nel 2001 anche, se non soprattutto, a causa della morte di Richler) e il suo personaggio.


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Prima che amore, Dio è libertà

Recensione di “Trattato teologico – politico” di Baruch Spinoza

 
Baruch Spinoza, Tractatus theologico-politicus, Einaudi
Baruch Spinoza, Tractatus Theologico-Politicus, Einaudi

“Chiunque sia vissuto tra gli uomini […] non può non aver osservato che la maggior parte di loro, nelle circostanze favorevoli, ancorché ignorantissimi, sono così tronfi di sapienza da ritenersi offesi se qualcuno voglia dar loro consigli; mentre nelle avversità non sanno da che parte voltarsi e implorano consiglio al primo che capita, e non c’è consiglio così insulso, così assurdo o inutile ch’essi non seguano; poi, anche per i motivi più insignificanti, tornare a sperare il meglio e, di nuovo, a temere il peggio […].


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