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Recensioni

Recensioni di libri a cura de “Il Consigliere Letterario”, Paolo Vitaliano Pizzato.

Cerca l’autore, il genere o il tema di tuo interesse, sono disponibili centinaia di recensioni.

Il fantasy e la storia possibile

Recensione di “Conan di Cimmeria” di Robert E. Howard

 

Robert E. Howard, Conan di Cimmeria, Editrice Nord
Robert E. Howard, Conan di Cimmeria, Editrice Nord

L’arte, opposta alla vita. E l’avventura, prima sognata sui libri di altri e poi fatta propria, creata in un fiorire continuo di invenzioni, suggestioni e rimandi al mito, per contrastare la fatica dell’esistere con la libertà onnipotente della fantasia, per rendere inviolabile il rifugio costruito con l’immaginazione.


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Il pensiero libero, maledetto dalla tirannide

Recensione di “Etica” di Baruch Spinoza

 

Baruch Spinoza, Etica
Baruch Spinoza, Etica

Assiomi, definizioni. E proposizioni rigorosamente dimostrate. E infine corollari e scolii. Un impianto certo, solido, mutuato dal procedere della geometria per spiegare nel modo più chiaro e distinto possibile la realtà (dunque Dio e la natura, considerate una sola e medesima sostanza, e insieme l’uomo, il suo carattere e il suo modo di condursi nel mondo).


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Al principio di un nuovo viaggio

Recensione di “I Guermantes – Alla ricerca del tempo perduto III” di Marcel Proust

Marcel Proust, I Guermantes, Einaudi
Marcel Proust, I Guermantes, Einaudi

Morbida, sinuosa, fluida, declinata senza un ordine apparente, in una libertà piena e sorprendente che sembra rendere superfluo qualsiasi punto di riferimento, la memoria, l’inesauribile tesoro narrativo di Marcel Proust, nutrita dalla sovrabbondante ricchezza della prosa dell’autore francese, senza sosta si rinnova, quasi partecipasse in prima persona alle esperienze e ai vissuti di cui dovrebbe essere semplicemente il contenuto, lo scrigno, e diviene stupore, riscoperta, attualità.Leggi tutto »Al principio di un nuovo viaggio

Soli, nei letti degli altri

Recensione di “Coppie” di John Updike

 

recensione John Updike, Coppie, Guanda
John Updike, Coppie, Guanda

In base a quali indizi è possibile diagnosticare, con assoluta certezza, la malattia, la degenerazione morale e civile di una società? Quanto lontano da ciò che è universalmente ritenuto accettabile, dignitoso, buono, possono spingersi i suoi componenti per essere ritenuti colpevoli, e come tali processati e condannati?


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In un’alba di macerie e desideri

Recensione di “Fiesta (il sole sorgerà ancora)” di Ernest Hemingway

recensione Ernest Hemingway, Fiesta (il sole sorgerà ancora), Mondadori
Ernest Hemingway, Fiesta (il sole sorgerà ancora), Mondadori

Nel vuoto palcoscenico di città ridotte alle luci e ai tavoli di locali e bistrot, un gruppo di amici, reduci di guerra (e ancor più di vita, sopravvissuti a un’esistenza di cui non comprendono il senso, lo scopo), sembra lottare contro il tempo opponendo al suo scorrere una resistenza passiva fatta di incontri e ozio, di chiacchiere torrenziali e innocue, studiate per restare alla superficie di ogni cosa ed evitare prese di posizione, responsabilità e il tocco gelido della verità. Leggi tutto »In un’alba di macerie e desideri

La materia d’incubo del sublime

Recensione di “Dio di illusioni” di Donna Tartt

 

Donna Tartt, Dio di illusioni, Rizzoli
Donna Tartt, Dio di illusioni, Rizzoli

Il mondo del sublime, quello degli studi classici, del greco antico e delle sue infinite sfumature di significato, di Platone maestro d’etica, della storia gloriosa e terribile narrata da Tucidide, della tragedia e del mito, del furore vendicativo delle Erinni, capaci di “rendere le persone tanto se stesse da non poterlo sopportare”, è talmente nobile da essere esclusivo, e tanto folle da travolgere anime e spezzare vite.


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Un teatro di miracoloso furore

Recensione di “La tempesta” di William Shakespeare

 

William Shakespeare, La tempesta, Newton Compton
William Shakespeare, La tempesta, Newton Compton

“Shakespeare ama la composita complessità, l’intreccio delle cose, della vita; ama la totalità e il suo inverarsi, intanto nella concretezza delle situazioni singole e particolari, ama il canto e il controcanto. «Non appartenne a un’epoca, ma a tutti i tempi» – di lui dirà Ben Jonson; ma nulla si lascia nel frattempo sfuggire di ciò che è più immediato, legato al momento, al brillio fascinoso dell’attimo, precario e perituro.


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Così vicini, così lontani

Recensione di “Elevator” di Lucia Grassiccia

 

Lucia Grassiccia, Elevator, Prospero Editore
Lucia Grassiccia, Elevator, Prospero Editore

Se è vero che l’unico amore eterno è quello impossibile, allora Lucia Grassiccia ha trovato le parole giuste per dimostrarcelo. Se è vero che ogni dolore è scritto su lastre di una sostanza misteriosa al paragone della quale il granito è burro, e non basta un’eternità a cancellarlo, allora Lucia Grassiccia ha trovato un modo per dircelo. Se è vero che ognuno si tiene stretta la solitudine come se fosse un’ancora o uno scudo, anche quando gli altri sono così prossimi da sembrare incollati come cemento armato, allora Lucia Grassiccia ha colto l’essenza della nostra attuale condizione di umani.


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Come la volontà di Dio

Recensione di “La figlia dello straniero” di Joyce Carol Oates

Joyce Carol Oates, La figlia dello straniero, Mondadori
Joyce Carol Oates, La figlia dello straniero, Mondadori

Quanti segreti può nascondere un’anima? Quanto dolore tollerare?  Da quanto amore, e paura, e orgoglio, e menzogna, e bisogno di confessare la verità può essere attraversata una vita che sia davvero possibile vivere? Un’esistenza che ci sia consentito affrontare senza soccombere? A queste terribili domande si trova costretta a dare una risposta, fin dalla più tenera età, Rebecca Schwart, tenace e tragica protagonista de La figlia dello straniero di Joyce Carol Oates.Leggi tutto »Come la volontà di Dio

La tragica farsa delle spie

Recensione de “Il nostro agente all’Avana” di Graham Greene

 

Graham Greene, Il nostro agente all'Avana, Mondadori
Graham Greene, Il nostro agente all’Avana, Mondadori

Jim Wormold è un rappresentante di aspirapolvere. Lavora all’Avana, ha una figlia di diciassette anni, fervente cattolica, il cui carattere, particolarmente vivace e spigliato, sembra contraddire la sua adesione al credo (o perlomeno ai modi di comportarsi che raccomanda), qualche amico (uno in particolare, il dottor Hasselbacher, un anziano medico tedesco) e una spigliata immaginazione.


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