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Recensioni

Recensioni di libri a cura de “Il Consigliere Letterario”, Paolo Vitaliano Pizzato.

Cerca l’autore, il genere o il tema di tuo interesse, sono disponibili centinaia di recensioni.

Chi è orfano di felicità può uccidere

Recensione di “Oscuri segreti” di Michael Hjort e Hans Rosenfeldt

 

H. Rosenfeldt, M. Hjorth, Oscuri segreti, Einaudi
H. Rosenfeldt, M. Hjorth, Oscuri segreti, Einaudi

Sebastian Bergman è uno psicologo. Un professionista brillante, di non comune intelligenza, acuto nell’osservare (le cose come le persone), lucido nel ragionare e impeccabile nel trarre deduzioni. Il suo campo d’azione è la psicologia criminale, anche se da tempo Bergman non esercita più.Leggi tutto »Chi è orfano di felicità può uccidere

Il sussurro della giustizia, l’urlo della vendetta

Recensione de “Le ragioni del sangue” di Alessandro Gennari

Alessandro Gennari, le ragioni del sangue, Garzanti

Un romanzo che del giallo ha le atmosfere, l’andamento, le sorprese, i colpi di scena, le false piste e il progressivo disvelamento dei fatti, e nel medesimo tempo una storia oscura che affonda le proprie radici nel nostro passato recente, nella tragedia del secondo conflitto mondiale e poi nell’abisso della guerra civile italiana, nell’incubo, eroico ma non certo privo di terribili efferatezze, della Resistenza, sanguinoso scontro fratricida tra partigiani e occupanti. Le ragioni del sangue di Alessandro Gennari, insignito del premio Bagutta Opera Prima nel 1995, è un’opera cruda e violenta, un racconto potente, di vibrante sincerità, una testimonianza scomoda e ostinata, un urlo che lacera il silenzio.


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Cronache di anime perse

Recensione di “Foglie di tabacco” di Marco Crestani

Marco Crestani, Foglie di tabacco
Marco Crestani, Foglie di tabacco
 
 

Eleonora Molisani, giornalista di Tu Style, ha letto Foglie di tabacco di Marco Crestani e ne ha scritto una recensione appassionata, di grande intensità emotiva. Ha raccontato il libro nello stesso modo in cui lo ha vissuto, con slancio, con quell’impeto del cuore e della testa che solo la bellezza e l’arte intrisa di verità e umana pietà sanno evocare. Ringrazio dunque di tutto cuore Eleonora per il suo nuovo contributo al blog e Marco Crestani per il suo prezioso romanzo.


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In una città d’odio, assediati da una tormenta di neve

Recensione di “Neve” di Orhan Pamuk

recensione Orhan Pamuk, Neve, Einaudi
Orhan Pamuk, Neve, Einaudi
 

A Kars, povera e anonima cittadina al confine tra Turchia, Armenia e Georgia, alcune ragazze si sono tolte la vita. Il loro gesto, estremo e disperato, è la più limpida espressione delle contraddizioni che dilaniano una società multietnica ma non pacificata, multiculturale eppure chiusa, tanto appassionata e violenta nell’affermazione della propria spiritualità quanto severa e disumana nella negazione di essa.Leggi tutto »In una città d’odio, assediati da una tormenta di neve

Una verità definitiva che non può bastare

Recensione di “Gli scomparsi” di Daniel Mendelsohn

Daniel Mendelsohn, Gli scomparsi, Neri Pozza
Daniel Mendelsohn, Gli scomparsi, Neri Pozza

Una famiglia, sei persone, padre, madre e quattro figlie. Una famiglia sterminata dalla brutalità nazista nella cittadina polacca di Bolechow. Ma quando esattamente? E come si è svolto il massacro? Chi è stato ucciso per primo? E qualcuno ha provato a nascondersi, a scappare? Cosa è accaduto di preciso?Leggi tutto »Una verità definitiva che non può bastare

Vite sacrificate sull’altare di irrealizzabili sogni

Recensione di “Cavalli selvaggi” di Cormac McCarthy

Cormac McCarthy, Cavalli selvaggi, Einaudi
Cormac McCarthy, Cavalli selvaggi, Einaudi

“Frasi che possono dare la vita o impartire la morte”. Così Saul Bellow definisce la prosa di Cormac McCarthy, il suo linguaggio splendido e violento, radicato nella viva primordialità della terra e scintillante di perfezione e dolore. Il raccontare di McCarthy ha il ritmo lento e inarrestabile della memoria e il respiro incessante dell’eternità della natura; sembra procedere a ritroso nel tempo, seguire un percorso di verità e d’essenza che assume il carattere prezioso di un conoscere non mediato e la forma perfetta di una riscoperta, di un viaggio all’origine stessa del mondo.


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Lolita, faticosa forma di un desiderio

Recensione di “Lolita” di Vladimir Nabokov

Vladimir Nabokov, Lolita, Adelphi
Vladimir Nabokov, Lolita, Adelphi

Esiste una ristretta cerchia di scrittori la cui prosa, miracolosamente lieve e nello stesso tempo così penetrante da riuscire non soltanto a raccontare il vero ma addirittura a dargli forma, in qualche modo a costruirlo, non conosce confini, restrizioni, limiti, divieti.


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L’impotente verità della confessione

Recensione di “Cattive intenzioni” di Karin Fossum

Karin Fossum, Cattive Intenzioni, Sperling & Kupfer
Karin Fossum, Cattive intenzioni, Sperling & Kupfer

Una pozza d’acqua che ricorda uno stagno, soffocata da pareti ripide, quasi a strampiombo; poco lontano, una casetta di villeggiatura in legno. È qui che tre ragazzi, tre amici di lunga data, il carismatco e vincente Axel Frimann, Philip Reilly, ombroso, inquieto e tossicodipendente e il depresso e ansioso Jon Moreno, prossimo a un crollo psicotico e in cura presso un centro specialistico, si ritrovano per un fine settimana. Ed è qui, alla mezzanotte del tredici settembre, che accade la tragedia, allo stesso tempo principio e fine di Cattive intenzioni, intensissimo thriller psicologico di Karin Fossum.


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Condannati a recitare una parte in commedia

Recensione di “l’eterno marito” di Fedor Dostoevskij

Fedor Dostoevskij, L'eterno marito, Garzanti
Fedor Dostoevskij, L’eterno marito, Garzanti

Pubblicato in due puntate sulla rivista Zarja nel 1870, due anni dopo l’uscita de L’idiota e mentre era in pieno svolgimento la stesura de I demoni, il romanzo breve L’eterno marito di Fedor Dostoevskij è un intenso dramma psicologico raccontato con i toni accesi di una farsa agrodolce; un intreccio di solitudini e silenzi, segreti e bugie che nel riflettere la coscienza inquieta e il tormentato mondo interiore di due uomini opposti per carattere e scelte di vita cerca di affrontare da un nuovo punto di vista quello che è il tema centrale di tutta la produzione del grande autore russo: la vita intima di ciascuno di noi, cuore di ogni nostra inconfessata brama, specchio del nostro io più autentico e terribile.


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Henry James: oltre i confini dell’esprimibile

Recensione de “Il giro di vite” di Henry James

Henry James, Giro di vite, Garzanti
Henry James, Giro di vite, Garzanti

Riunite in una vecchia casa alla vigilia di Natale, alcune persone ascoltano rapite una storia di puro raccapriccio. In una classica atmosfera da novella gotica, pervasa da una paura sottile e strisciante e resa elettrica da un senso di inquietudine cresciuto di pari passo allo svolgersi del racconto, ecco giungere, improvvisa, un’osservazione sconvolgente: la vicenda appena narrata aveva per protagonista un bambino, testimone di un’apparizione soprannaturale.Leggi tutto »Henry James: oltre i confini dell’esprimibile