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Recensioni

Recensioni di libri a cura de “Il Consigliere Letterario”, Paolo Vitaliano Pizzato.

Cerca l’autore, il genere o il tema di tuo interesse, sono disponibili centinaia di recensioni.

Lo specchio fantastico della realtà

Recensione de “L’invenzione di Morel” di Adolfo Bioy Casares

Adolfo Bioy Casares, L’invenzione di Morel, Bompiani

Un’isola deserta che conserva remote tracce del passaggio dell’uomo (un museo, una cappella e una piscina), un fuggiasco in cerca di speranza, o forse solo di sopravvivenza, e l’inspiegabile comparsa di un gruppo di persone, estranei chiusi in una routine di soffocante perfezione che inizialmente suscitano il terrore del naufrago, poi una sempre più accesa curiosità e infine il desiderio irresistibile di venir scoperto, visto, di far parte di quelle vite allo stesso tempo così vicine e così irraggiungibili.


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Antropologia forense, scienza letteraria

Recensione di “Corpi freddi” di Kathy Reichs

Kathy Reichs, Corpi freddi, Bur
Kathy Reichs, Corpi freddi, Bur

Non è né banale né ovvio sottolineare il fatto che Kathy Reichs, prima di essere una scrittrice, è un’antropologa forense, perché la sostanza letteraria dei suoi thriller (intreccio, stile, svolgimento della vicenda, qualità della prosa, ambientazione, costruzione dei personaggi) resta in qualche modo in secondo piano se paragonata all’importanza che riveste, nel progressivo dipanarsi della trama, il contributo medico-scientifico.


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La cultura tradita e la parodia di un crimine

Recensione di “Il Consiglio d’Egitto” di Leonardo Sciascia

 

recensione - Leonardo Sciascia, Il Consiglio d'Egitto, Adelphi
Leonardo Sciascia, Il Consiglio d’Egitto, Adelphi

Dicembre 1782. Il vascello su cui viaggia Abdallah Mohamed ben Olman, ambasciatore del Marocco alla corte di Napoli di ritorno al proprio Paese natale, naufraga a causa di una tempesta poco lontano dalle coste siciliane; il diplomatico, incolume, si ritrova a Palermo. Un’occasione da non perdere per le gerarchie ecclesiastiche locali, in possesso da oltre un secolo di un codice arabo che nessuno è in grado di leggere. Può trattarsi di un autentico tesoro, o di un documento di scarsa importanza, ora finalmente è possibile saperlo senza ombra di dubbio.

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Un puzzle faticoso e senza fine

Recensione di “La trilogia di Adamsberg” di Fred Vargas

Fred Vargas, La trilogia Adamsberg, Einaudi
Fred Vargas, La trilogia Adamsberg, Einaudi

Pochi sarebbero disposti a credere che Jean-Baptiste Adamsberg sia un poliziotto, anzi, addirittura un commissario. Pochissimi, quasi nessuno a dire il vero, specie tra i suoi colleghi. Difficile dar loro torto, perché quest’uomo indecifrabile, distratto, pedante nel parlare, affascinato da tutto ciò che è curioso, insolito, capace, quasi si trattasse di una sorta di mago, o più probabilmente di un astuto fenomeno da baraccone, di indovinare la crudeltà che suppura dalle persone (da quel che dicono, dai loro gesti, persino dalle loro espressioni), refrattario a qualsiasi genere di metodo razionale di indagine, trascurato fin quasi alla trasandatezza nel vestire e incapace di giustificare le sue intuizioni, è quanto di più lontano esista da un investigatore.


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La verità canzonata in palcoscenico

Recensione di “L’importanza di essere onesto” di Oscar Wilde

Oscar Wilde, L'importanza di essere onesto. Mondadori
Oscar Wilde, L’importanza di essere onesto, Mondadori
 
Londra, St. James’s Theatre, 14 febbraio 1895. Debutta, ottenendo uno straordinario successo di pubblico, The importance of being Earnest di Oscar Wilde (L’importanza di essere onesto, volonterosa ma insufficiente, e insoddisfacente, traduzione italiana del titolo, paga l’impossibilità di salvare il gioco di parole tra l’aggettivo, earnest, e il nome proprio di uno dei personaggi, Ernest, che caratterizza lo svolgersi della pièce). Ultimo lavoro teatrale del grande autore irlandese, la commedia è un assoluto capolavoro letterario.


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L’opprimente assenza dell’uomo, della vita

Recensione di “Gita al faro” di Virginia Woolf

Virginia Woolf, Gita al faro, Garzanti
Virginia Woolf, Gita al faro, Garzanti

Una battuta in discorso diretto introduce la vicenda narrata, ne esprime la forma romanzo e immediatamente dopo si stempera in mille rivoli espressivi, fiumi carsici di flussi di coscienza, di pensieri, emozioni, dubbi; castelli di carta di riflessioni, desideri, paure. E la realtà intorno al mondo interiore dei personaggi – la famiglia in vacanza, la casa, il mare – prende lentamente forma, sfumata come in un sogno, intuitiva come una scenografia in penombra.


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Un capolavoro esaltato dalle illustrazioni

Recensione di “I Promessi Sposi a fumetti” di Alessandro Manzoni, Claudio Nizzi e Paolo Piffarerio

recensione - I promessi sposi a fumetti, Edizioni Paoline
I promessi sposi a fumetti, Edizioni Paoline
 
Ancora una volta, con rinnovato piacere e immensa gratitudine, lascio la parola ad Antonio Marangi, esperto di letteratura disegnata e fondatore della rivista digitale “a fumetti e sui fumetti” Sbam! Comics (la trovate qui, scaricabile gratuitamente). A lui il compito di raccontare la versione a fumetti dell’opera immortale di Alessandro Manzoni, I Promessi Sposi, inizialmente pubblicata a puntate su Il Giornalino e in seguito riproposta in un unico volume dalle Edizioni Paoline.
Buona lettura a tutti.
 

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Generazione dopo generazione, fino in fondo all’abisso

Recensione di “I Buddenbrook” di Thomas Mann

Thomas Mann, I Buddenbrook, Mondadori
Thomas Mann, I Buddenbrook, Mondadori

Un romanzo monumentale, sorretto da una prosa forte, ordinata, composta, trattenuta e nello stesso tempo eccezionalmente ricca. Un materiale narrativo fluido, articolato attraverso un arco temporale di oltre trentanni, che in alcuni tratti si fa mirabile sintesi di opposti per poi, quasi d’improvviso, ritrarsi in sé, chiudersi, interrompersi, costringersi in angusti corridoi espressivi.


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