Vai al contenuto
Home » Recensioni » Pagina 73

Recensioni

Recensioni di libri a cura de “Il Consigliere Letterario”, Paolo Vitaliano Pizzato.

Cerca l’autore, il genere o il tema di tuo interesse, sono disponibili centinaia di recensioni.

La sciocca presunzione di chi sogna di guidare la realtà

Recensione di “Un uomo vero” di Tom Wolfe

 

recensione - Tom Wolfe, Un uomo vero, Mondadori
Tom Wolfe, Un uomo vero, Mondadori

Charlie Croker è un imprenditore milionario, un uomo di successo, sicuro di sé, vitale, sempre a caccia di nuove sfide. Non è più un ragazzo, è vero, ma all’inevitabile avanzare dell’età ha opposto l’argine che tutti gli uomini (facoltosi o meno che siano) oppongono: il divorzio dalla prima moglie, sua coetanea o quasi, e le nuove nozze con una ragazza, incantevole e soprattutto molto, molto più giovane di lui.


Leggi tutto »La sciocca presunzione di chi sogna di guidare la realtà

Gli uomini che fecero a pezzi il sogno americano

Recensione di “American Tabloid” di James Ellroy

recensione - James Ellroy, American Tabloid, Mondadori
James Ellroy, American Tabloid, Mondadori

L’America non è mai stata innocente. Si apre così, con questo durissimo giudizio di condanna, American Tabloid, il romanzo-capolavoro di James Ellroy, primo capitolo della “trilogia americana”, un ruvido, feroce spaccato di storia recente, un’istantanea fredda e spietata di una nazione, della sua deriva e degli uomini che, nei cruciali anni che vanno dal 1958 al 1963, ne sono stati responsabili.


Leggi tutto »Gli uomini che fecero a pezzi il sogno americano

La seduzione della vanità. Un peccato da mettere in burla

Recensione di “La fiera delle vanità” di William Makepeace Thackeray

William M. Thackeray, La fiera delle vanità, Garzanti
William M. Thackeray, La fiera delle vanità, Garzanti

Un romanzo senza eroi, un ritratto divertito e perfido di un brulicante microcosmo, quello della società inglese nel primo trentennio del XIX secolo. E sullo sfondo il drammatico incalzare della storia, con il definitivo tramonto di Napoleone e il tragico eroismo dei soldati a Waterloo. Nel suo capolavoro, La fiera delle vanità, William Makepeace Thackeray mescola con abilità i toni asciutti e severi del realismo e l’acuta leggerezza della commedia umana, il disciplinato rigore delle descrizioni d’ambiente e l’ironia esplosiva (che in qualche caso giunge fino alla caricatura) del disegno dei caratteri.


Leggi tutto »La seduzione della vanità. Un peccato da mettere in burla

Il dono, disegno imperscrutabile di Dio

Recensione di “Il mio nome è Asher Lev” di Chaim Potok

Chaim Potok, Il mio nome è Asher Lev, Garzanti

Il talento, l’eccellenza, il genio, la capacità di elevarsi, di distinguersi, di lasciare un segno: dimostrazione del favore di Dio, della sua benigna attenzione, oppure aspro terreno di scontro religioso? Il tema, affascinante e denso di implicazioni, è al centro dell’inteso romanzo di Chaim Potok Il mio nome è Asher Lev, il cui protagonista, un ragazzino di Brooklyn figlio di una coppia di ebrei chassidim (ortodossi e osservanti), dimostra fin da giovanissimo un forte interesse per la pittura.Leggi tutto »Il dono, disegno imperscrutabile di Dio

Qualcosa di personale

Recensione di “Quella solitudine immensa d’amarti solo io” di Paolo Pizzato

Paolo Pizzato, Quella solitudine immensa d'amarti solo io, Priamo/Meligrana
Paolo Pizzato, Quella solitudine immensa d’amarti solo io, Priamo/Meligrana

Eleonora Molisani, cara amica, di professione giornalista, ha letto Quella solitudine immensa d’amarti solo io, Priamo e Meligrana Editore. Queste le sue considerazioni, che mi hanno commosso e che desidero condividere con voi. Ringrazio di cuore Eleonora per le sue splendide parole, per aver letto con così tanta partecipazione il libro. E nuovamente ringrazio gli editori per aver pubblicato il mio lavoro.

Leggi tutto »Qualcosa di personale

La giustizia degli uomini non è mai innocente

Recensione di “giustizia” di Friedrich Dürrenmatt

Friedrch Durrenmatt, Giustizia, Adelphi
Friedrch Dürrenmatt, Giustizia, Adelphi

Un giallo filosofico, un thriller psicologico, una partita a scacchi, un perverso gioco di specchi, una riflessione grottesca e amara sulla giustizia, sul suo senso e sulla sua applicazione. A partire dal titolo – Giustizia, che al lettore suona come una pretesa insistita, ostinata, non tanto che si faccia giustizia, ma che si dia giustizia, che possa esserci, cioè, un argine al disordine, alla morte, all’abisso etico dell’uomo – questo splendido (e labirintico) romanzo di Friedrich Dürrenmatt, non la più famosa delle sue opere ma di certo una delle più felici, è un sfida: al raziocinio, alla morale, all’organizzazione sociale di cui ciascuno di noi fa parte e nella quale, pur tra luci e ombre, si riconosce, e alle sue regole.


Leggi tutto »La giustizia degli uomini non è mai innocente

E se fosse l’errore la nostra unica certezza?

Recensione di “La trappola del comandante” di Augusto Carena e Antonio Mastrogiorgio

 

recensione - Augusto Carena e Antonio Mastrogiorgio, La trappola del comandante, Rizzoli
Augusto Carena e Antonio Mastrogiorgio, La trappola del comandante, Rizzoli

Che il pensiero umano, l’attività razionale per eccellenza, possa incorrere (e più spesso di quanto si creda) in fraintendimenti, abbagli, o peggio restare intrappolato in errori anche piuttosto gravi, può apparire paradossale – o semplicemente eccessivo – ma non del tutto inverosimile. Sembra invece impossibile accettare il fatto che questi “infortuni” in massima parte passino inosservati, cioè che al nostro cervello accada di inciampare senza che in noi scattino campanelli d’allarme, reazioni di qualche tipo, strategie per rimediare al danno fatto. Davvero non ci accorgiamo di sbagliare?


Leggi tutto »E se fosse l’errore la nostra unica certezza?

La storia, interminabile epopea dei vinti

Recensione di “Grande seno, fianchi larghi” di Mo Yan

Mo Yan, Grande seno, fianchi larghi, Einaudi
Mo Yan, Grande seno, fianchi larghi, Einaudi

Un remoto angolo della Cina (Gaomi, provincia dello Shandong), un villaggio e i suoi abitanti, e in questo villaggio una famiglia in particolare, gli Shangguan, composta da moglie, marito, dai genitori dell’uomo e dalle sette figlie della coppia. Intorno, a perdita d’occhio, la natura rigogliosa, quasi selvaggia, sovrumana, eterna, indifferente a tutto quel che accade eppure in qualche modo esempio e monito per gli uomini.

Leggi tutto »La storia, interminabile epopea dei vinti

Un fiabesco teatro per il libero arbitrio

Recensione di “Lo Hobbit” di J.R.R. Tolkien

Recensione J.R.R. Tolkien, Lo Hobbit, Adelphi
J.R.R. Tolkien, Lo Hobbit, Adelphi

Nel dar vita al mondo fantastico, la Terra di Mezzo, che serve da ambientazione per i suoi capolavori letterari, Il Signore degli Anelli (di cui ho già scritto in questo blog) e Lo Hobbit, cronologicamente antecedente al primo sia per stesura sia per intreccio, John Roland Reuel Tolkien non si è limitato a costruire uno scenario per le proprie storie, ha creato dal nulla una realtà articolata e complessa quanto quella in cui viviamo, l’ha rappresentata geograficamente con formidabile accuratezza, l’ha popolata con una moltitudine di razze (ciascuna pensata fin nei minimi dettagli, caratterizzata con precisione e presentata al lettore con seducente maestria), le ha dato radici, un passato, una storia condivisa.


Leggi tutto »Un fiabesco teatro per il libero arbitrio

Oltre l’impossibile, la realtà svelata dal dolore

Recensione de “L’isola della paura” di Dennis Lehane

Dennis Lehane, L’isola della paura, Piemme

Un thriller tesissimo, labirintico. Un’ambientazione non certo nuova ma comunque di indubbia efficacia (un’isola che ospita un manicomio psichiatrico resa inaccessibile da un uragano) e un finale tanto sorprendente quanto – a pensarci bene – inevitabile. Perché gli indizi, a volerli osservare, sono tutti lì, di fronte al lettore; non resta che coglierli, metterli nel giusto ordine e trarre le conclusioni.

Leggi tutto »Oltre l’impossibile, la realtà svelata dal dolore