Vai al contenuto
Home » Recensioni » Pagina 81

Recensioni

Recensioni di libri a cura de “Il Consigliere Letterario”, Paolo Vitaliano Pizzato.

Cerca l’autore, il genere o il tema di tuo interesse, sono disponibili centinaia di recensioni.

La saggia leggerezza dei giganti

Recensione di “Gargantua e Pantagruele” di François Rabelais

 

recensione François Rabelais, Gargantua e Pantagruele
François Rabelais, Gargantua e Pantagruele
 

Tra le pagine di Gargantua e Pantagruele di François Rabelais, una delle opere più belle e importanti dell’intera storia della letteratura, si corre a perdifiato, accesi d’entusiasmo. La sconfinata inventiva dell’autore, la sua enciclopedica cultura – disseminata in ogni angolo del romanzo in forma di richiami e citazioni, che, private con sapiente maestria di ogni dotto paludamento contribuiscono a renderne ancora più buffo, farsesco e gustoso il tono generale – lo stile agilissimo e scanzonato, l’irrefrenabile forza comica, il richiamo insistito ai puri piaceri del corpo, innocenti perché naturali, il festoso inneggiare alla crapula e alla perenne abbondanza delle libagioni, spalancano al lettore le porte di un mondo che è solo apparentemente una creazione di pura fantasia.


Leggi tutto »La saggia leggerezza dei giganti

E nell’uomo finì per riflettersi il mostro…

Recensione di “Frankenstein” di Mary Shelley

Mary Shelley, Frankenstein, Mondadori
Mary Shelley, Frankenstein, Mondadori

Una favola gotica, un racconto dell’orrore, un apologo amaro e crepuscolare sulla superbia dell’intelletto umano, sulla sua pretesa di violare, per mezzo del grimaldello delle scoperte scientifiche, i limiti imposti dalla natura e dalle sue leggi, fino ad arrivare al di là dell’immaginabile, alla vittoria sulla morte.


Leggi tutto »E nell’uomo finì per riflettersi il mostro…

Il vampiro d’inchiostro

Recensione di “Dracula” di Bram Stoker

Bram Stoker, Dracula, Mondadori

Bram Stoker, Dracula, Mondadori

Per un paradosso non infrequente nella storia della letteratura, uno dei libri più famosi in assoluto, Dracula, di Bram Stoker, non deve il proprio immenso successo alla messe di lettori che ha collezionato dalla sua pubblicazione a oggi, quanto piuttosto ai numerosissimi adattamenti (cinematografici e teatrali soprattutto) che ha ispirato.


Leggi tutto »Il vampiro d’inchiostro

La lunga strada verso l’umanità

Recensione di “Il buio oltre la siepe” di Harper Lee

Harper Lee, Il buoi oltre la siepe, Feltrinelli
Harper Lee, Il buio oltre la siepe, Feltrinelli

La prosa di Harper Lee ha il ritmo dolcemente ipnotico dei racconti che si ascoltano intorno al fuoco, delle storie che ci accompagnano verso il sonno. È quieta, avvolgente, regolare come un respiro, come la carezza del mare lungo la rena, e allo stesso tempo è curiosa, vivace, attraversata da scosse elettriche di entusiasmo e da un desiderio, che sembra destinato a rimanere inappagato, di conoscenza, di risposte.


Leggi tutto »La lunga strada verso l’umanità

Un detective per il peggiore dei peccati

Recensione di “L’opera del tradimento” di Mario Brelich

 

Mario Brelich, L'opera del tradimento, Adelphi
Mario Brelich, L’opera del tradimento, Adelphi

La fluidità del romanzo combinata con il rigore analitico del saggio. È questa la curiosa alchimia che caratterizza i lavori di Mario Brelich, autore coltissimo e raffinato, appassionato indagatore del Vecchio e del Nuovo Testamento.


Leggi tutto »Un detective per il peggiore dei peccati

Perduti nell’abisso del rancore

Recensione di “Quello che ti meriti” di Anne Holt

Anne Holt, Quello che ti meriti, Einaudi
Anne Holt, Quello che ti meriti, Einaudi

Quello che ti meriti è, con ogni probabilità, il miglior romanzo giallo di Anne Holt. Di certo è la più riuscita delle avventure che hanno per protagonista la coppia formata di Johanne Vik e Yngvar Stubo, detective in forza alla polizia lui, criminologa dal traumatico passato lei.


Leggi tutto »Perduti nell’abisso del rancore

A Belfast, nella commedia come nel dramma

Recensione di “Eureka Street” di Robert McLiam Wilson


recensione Robert McLiam Wilson, Eureka Street, Fazi Editore
Robert McLiam Wilson, Eureka Street, Fazi Editore

Una città attraversata dall’odio fratricida come da un’interminabile cicatrice; i segni della violenza e della lotta ovunque; sui monchi muri di mattoni sventrati dalle bombe, lungo sfinite facciate di case e palazzi coperte da un’assurda orgia di sigle, nella grigia rassegnazione dei vecchi come dei giovani, generazioni sacrificate, in un allucinante girotondo di morte, sull’altare di un ideale che, come il più crudele degli idoli, invoca il sacrificio umano.


Leggi tutto »A Belfast, nella commedia come nel dramma

Sulle tracce di Solomon

Recensione di “Solomon Gursky è stato qui” di Mordecai Richler

Mordecai Richler, Solomon Gursky è stato qui, Adelphi
Mordecai Richler, Solomon Gursky è stato qui, Adelphi

Pur padroneggiando con consumata maestria la tecnica narrativa, Mordecai Richler sembra non stancarsi mai di mettere alla prova il proprio talento, di sfidarlo. Con spregiudicata naturalezza d’acrobata, la sua prosa corre sul filo sottilissimo che separa forma e contenuto; da entrambi gli elementi distilla l’essenza (quasi fosse un chimico, o per dir meglio un alchimista, nelle cui formule scienza, magia e sogno hanno la medesima importanza) e dà loro unità e compiuta espressione nella forma del romanzo.


Leggi tutto »Sulle tracce di Solomon

La sincerità (per nulla banale) del male

Recensione di “Le memorie di Barry Lyndon” di William Makepeace Thackeray

William M. Thackeray, Le memorie di Barry Lyndon, Fazi
William M. Thackeray, Le memorie di Barry Lyndon, Fazi

Tra le canaglie letterarie, il giovane e spregiudicato protagonista de Le memorie di Barry Lyndon, capolavoro di William Makepeace Thackeray, merita senza dubbio un posto d’onore. Non tanto per la perfidia, la sfrenata ambizione, l’inclinazione verso qualsiasi tipo di piacere dei sensi (donne, gozzoviglie, gioco d’azzardo), quanto per l’esibita – e a più riprese rivendicata – integrità delle sue azioni, o meglio, degli scopi che le alimentano.


Leggi tutto »La sincerità (per nulla banale) del male