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Romanzi

Recensioni di libri di genere romanzo a cura de “Il Consigliere Letterario”.

Lo splendore del “romanzo-non romanzo”

Recensione de “L’uomo senza qualità” di Robert Musil

Robert Musil, L'uomo senza qualità. Newton
Robert Musil, L’uomo senza qualità, Newton Compton

Sospeso tra possibilità e impossibilità, congelato nel passaggio tra potenza e atto, espressione di tutto ciò che può essere espresso e nello stesso tempo muto abisso d’inesprimibilità, L’uomo senza qualità di Robert Musil, una delle opere più significative del Novecento letterario, ha nella contraddizione, nel rifiuto esasperato e testardo dell’univocità, tanto il proprio atto fondativo quanto la propria finalità.


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La vanità di un dio demente

Recensione de “Il processo” di Franz Kafka

Franz Kafka, Il processo, Rizzoli
Franz Kafka, Il processo, Rizzoli

 

Come in una disputa medievale sugli universali, nella quale la battaglia tra opposti pensieri rappresentava la via per giungere a Dio, i temi della colpa, dell’innocenza, della giustizia, del suo manifestarsi e del suo operare – temi che toccano l’essenza stessa dell’esistere, e nel loro comprendere ogni uomo, il suo senso e il suo destino, penetrano nei labirinti della metafisica – stanno a fondamento de Il processo di Franz Kafka, romanzo inquietante, illusorio (come lo sono un ragionare febbrile, un calcolo ripetuto all’infinito, una deduzione inceppata nel proprio meccanismo logico), allegorico, enigmatico, allo stesso tempo inafferrabile e possente, reale al punto da risultare soffocante eppure evanescente come un sogno, o per meglio dire come un incubo.

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La nostra muta lingua madre

Recensione di “Money” di Martin Amis

Martin Amis, Money, Einaudi
Martin Amis, Money, Einaudi

Come la pubblicità, seducente perché ingannevole, come la pornografia, che parla la più universale delle lingue, come il cinema, quello “facile”, di cassetta, fatto apposta per accontentare tutti, come l’ignoranza, quella che ci si porta addosso con fierezza quasi fosse un vestito nuovo, che non si perde occasione per esibire, che ringhia costante nel tono di voce ed esplode, monotona, nella più classica delle provocazioni: “Io sono arrivato fin qui, ho guadagnato così tanto senza mai aver letto un libro. E tu, invece? Tu cosa hai fatto?”.

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Una stagione politica

Recensione di “Colle Oppio vigila” di Fabrizio Crivellari

Fabrizio Crivellari, Colle Oppio vigila, Eclettica Edizioni
Fabrizio Crivellari, Colle Oppio vigila, Eclettica Edizioni

Leonardo Romani, responsabile della libreria Le Querce di Lido degli Estensi, è un carissimo amico. Con lui, ormai da qualche anno, condivido progetti e avventure letterarie di squisita fattura (la cui realizzazione è in massima parte merito suo), come la rassegna Librandosi, che si tiene ogni estate proprio a Lido degli Estensi, e il più recente progetto dei The Letterari, organizzato assieme allo scrittore Luciano Boccaccini e ospitato a Comacchio che quest’anno, dopo il grande successo ottenuto lo scorso inverno, festeggia, arricchito nel programma, la sua seconda edizione.


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Senza colpa né morale

Recensione di “Il buon soldato” di Ford Madox Ford

Ford Madox Ford, Il buon soldato, Feltrinelli
Ford Madox Ford, Il buon soldato, Feltrinelli

“Non c’è in questa storia l’elevazione spirituale che accompagna la tragedia; non c’è nemesi, non c’è fato. C’erano soltanto due nobili nature […] c’erano dunque due nature nobili che la corrente della vita trascinava come brulotti su una laguna causando miserie, dolori, tormenti, e morte. E loro stessi si deterioravano sempre di più. E perché? A quale scopo? Per insegnare quale lezione? E’ tutta tenebra”.


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All’incrocio di due mondi estranei

Recensione di “La famiglia Karnowski” di Israel J. Singer

Israel J. Singer, La famiglia Karnowski, Adelphi
Israel J. Singer, La famiglia Karnowski, Adelphi

“Sii un ebreo in casa tua e un uomo quando ne esci” afferma David Karnowski rivolto al figlio neonato al termine della cerimonia di circoncisione. Resta fedele, con l’intelletto e il cuore, al tuo mondo, al tuo credo, alla verità, e vivi tra gli altri, allo stesso modo degli altri, in tutto ciò che, pur senza essere essenziale, non è privo d’importanza: l’istruzione, la lingua, il lavoro. Adoperati affinché due mondi, destinati a essere estranei l’uno all’altro, trovino in te un punto di contatto, un equilibrio, un’ombra di pace.

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La vertigine insostenibile della vita

Recensione di “Gli indifferenti” di Alberto Moravia

Alberto Moravia. Gli indifferenti, Bompiani
Alberto Moravia. Gli indifferenti, Bompiani

Sullo sfondo di una città anonima e universale, che si indovina per sottrazione nei viali lucidi di pioggia, nel silenzio innaturale dei parchi e nella congestione odiosa del traffico; sul palcoscenico nobile e tetro di appartamenti un tempo magnifici, trascurati dagli anni e ignobilmente sfruttati e traditi da coloro che li abitano; nell’ossequio impeccabile e impersonale (e impeccabile proprio perché impersonale) alle regole della convivenza e della convenienza sociale, all’etichetta, si trascina e si consuma un esistere d’apparenza, una vita d’ombra, la tortura soffocante dell’eterno ritorno del nulla, l’incolore parabola del nascere e del morire.


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Una stazione della via della croce

Recensione di “Bagatelle per un massacro” di Louis-Ferdinand Céline

 
Louis-Ferdinand Céline, Bagatelle per un massacro, Guanda

È difficile accostarsi all’opera controversa di un maestro. Arduo scoprire nella genialità espressiva, nell’estetica disperata della forma (che perfettamente coincide con la sostanza), nella verità rivelata con la sincerità piena e irresponsabile del vinto, di chi, messa definitivamente da parte la speranza non ha più ragione di temere nulla e anzi si espone quasi con voluttà al perbenismo ferino del mondo, la corruzione di un odio che, spinto oltre se stesso, deraglia, rompe ogni argine e, come un veleno per il quale non esiste antidoto, sembra intossicare tutto ciò che sfiora.


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Soli, in una terra abitata e sconosciuta

Recensione di “Nessuno al mio fianco” di Nadine Gordimer

 
Nadine Gordimer, Nessuno al mio fianco, Feltrinelli
Nadine Gordimer, Nessuno al mio fianco, Feltrinelli

È un Sudafrica inquieto, libero dalle odiose catene dell’apartheid ma non ancora cosciente di esserlo e incapace di distinguere tra orgoglio legittimo e vuota tracotanza, quello che fa da sfondo a Nessuno al mio fianco di Nadine Gordimer, tormentato romanzo intimista che attraverso l’odissea personale di due coppie di amici si interroga tanto sul futuro di un Paese sospeso tra inferno e paradiso quanto sulla necessità (e insieme sulla loro sostanziale inafferrabilità) dei rapporti interpersonali, siano essi d’amore, d’amicizia, di filiazione o militanza.

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Gatsby: attratto dall’irrealizzabile

Recensione di “Il grande Gatsby” di Francis Scott Fitzgerald

Francis Scott Fitzgerald, Il grande Gatsby, Einaudi
Francis Scott Fitzgerald, Il grande Gatsby, Einaudi

Chi è davvero Jay Gatsby? Un impostore? Un contrabbandiere privo di scrupoli? Oppure un affascinante giovane di successo che abita in una casa da sogno nei pressi di Long Island e organizza feste splendide cui partecipa tutto il bel mondo newyorkese? Chi è veramente quest’uomo enigmatico, che sembra aver fatto ogni genere di esperienza e nonostante ciò trascorre la propria vita in una trasognata ingenuità fanciullesca, attratto, come da un canto di sirena, esclusivamente dall’irrealizzabile?


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