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Romanzi

Recensioni di libri di genere romanzo a cura de “Il Consigliere Letterario”.

L’eco del canto di un’anima

Recensione di “I dolori del giovane Werther” di Johann Wolfgang Goethe 

Johann Wolfgang Goethe, I dolori del giovane Werther, Newton Compton Editore
Johann Wolfgang Goethe, I dolori del giovane Werther, Newton Compton Editore

“Sul più famoso romanzo del più famoso scrittore tedesco sono stati versati fiumi di inchiostro per dimostrare che si tratta di un romanzo sociale (eversione della morale corrente), e sotto sotto politico (l’insofferenza wertheriana verso la nobiltà), o storico o, per meglio dire, di un documento delle condizioni in cui versava la borghesia in Germania dieci-quindici anni prima della Rivoluzione Francese. Ma non sarà addirittura un romanzo filosofico?Leggi tutto »L’eco del canto di un’anima

Il gigante e la bambina

Recensione di “Se ho paura prendimi per mano” di Carla Vistarini

Carla Vistarini, Se ho paura prendimi per mano, Corbaccio
Carla Vistarini, Se ho paura prendimi per mano, Corbaccio

Lungo il filo sottile che unisce il quotidiano, l’ordinario, al sorprendente e all’inaspettato; nel dolce incedere di una prosa che abbraccia la tensione del dramma, scivola nella delicatezza di un umorismo candidamente stralunato, si colora di sfumature cupe, sconfina in quelle seducenti regioni dell’impossibile che così tanto somigliano ai nostri sogni, e al desiderio di vederli realizzati, da prendere il nome di incanto, di magia, e riemerge alla speranza; nel disegno di una Roma fin troppo presente e allo stesso tempo abbozzata, incerta, rivelata dai dettagli, schiusa nell’improvviso splendore dei giochi di luce; e infine nei personaggi, nel profilo dei caratteri, nella divertita descrizione del loro confuso agire, nella loro umanità in chiaroscuro raccontata senza artifici né retorica, ritratta con commossa onestà.Leggi tutto »Il gigante e la bambina

Il talento e il genio

Recensione di “Il soccombente” di Thomas Bernhard

Thomas Bernhard, Il soccombente, Adelphi
Thomas Bernhard, Il soccombente, Adelphi

Gli insegnanti di musica, e poi il maestro Horowitz, incomparabilmente superiore a tutti loro, che ribalta ogni prospettiva, getta una luce completamente nuova sulla musica e riduce quel che c’è stato prima di lui al semplice e marginale ruolo di strumento di comprensione, di strada da percorrere per raggiungere una meta. Horowitz, la meta, e i professori che lo hanno preceduto null’altro che gradini da salire per arrivarci: “Eppure quegli atroci maestri ci erano stati utilissimi per capire Horowitz a fondo”.


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Nell’amare, provare a vivere

Roberto Pazzi, La trasparenza del buio, Bompiani
Roberto Pazzi, La trasparenza del buio, Bompiani

La ricerca di sé, inquieta, tormentata, sfuggente (perché di sé implica l’accettazione, il coraggio di riconoscersi e la parallela ambizione di fuggire la clandestinità), si intreccia con la passione, e forse con l’amore, cercati, inseguiti con febbrile impazienza, pretesi con rabbia disperata da un uomo consumato dagli anni ma non ancora rassegnato, non completamente sconfitto.Leggi tutto »Nell’amare, provare a vivere

Essere. Per qualcun altro

Recensione di “Sodoma e Gomorra – Alla ricerca del tempo perduto IV” di Marcel Proust

Marcel Proust, Sodoma e Gomorra, Mondadori
Marcel Proust, Sodoma e Gomorra, Mondadori

Razza su cui pesa una maledizione, costretta a vivere nella menzogna e nello spergiuro perché sa che il suo desiderio – ciò che costituisce per ogni creatura la suprema dolcezza del vivere – è considerato punibile e vergognoso, inconfessabile; costretta e rinnegare il proprio Dio, giacché, se anche siano cristiani, quando compaiono in veste d’imputati alla sbarra del tribunale, devono, davanti al Cristo e al suo nome, difendersi come da una calunnia da ciò che è la loro stessa vita; figli senza madre, cui sono obbligati a mentire persino al momento di chiuderle gli occhi;Leggi tutto »Essere. Per qualcun altro

Lo splendore del “romanzo-non romanzo”

Recensione de “L’uomo senza qualità” di Robert Musil

Robert Musil, L'uomo senza qualità. Newton
Robert Musil, L’uomo senza qualità, Newton Compton

Sospeso tra possibilità e impossibilità, congelato nel passaggio tra potenza e atto, espressione di tutto ciò che può essere espresso e nello stesso tempo muto abisso d’inesprimibilità, L’uomo senza qualità di Robert Musil, una delle opere più significative del Novecento letterario, ha nella contraddizione, nel rifiuto esasperato e testardo dell’univocità, tanto il proprio atto fondativo quanto la propria finalità.


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La vanità di un dio demente

Recensione de “Il processo” di Franz Kafka

Franz Kafka, Il processo, Rizzoli
Franz Kafka, Il processo, Rizzoli

 

Come in una disputa medievale sugli universali, nella quale la battaglia tra opposti pensieri rappresentava la via per giungere a Dio, i temi della colpa, dell’innocenza, della giustizia, del suo manifestarsi e del suo operare – temi che toccano l’essenza stessa dell’esistere, e nel loro comprendere ogni uomo, il suo senso e il suo destino, penetrano nei labirinti della metafisica – stanno a fondamento de Il processo di Franz Kafka, romanzo inquietante, illusorio (come lo sono un ragionare febbrile, un calcolo ripetuto all’infinito, una deduzione inceppata nel proprio meccanismo logico), allegorico, enigmatico, allo stesso tempo inafferrabile e possente, reale al punto da risultare soffocante eppure evanescente come un sogno, o per meglio dire come un incubo.

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La nostra muta lingua madre

Recensione di “Money” di Martin Amis

Martin Amis, Money, Einaudi
Martin Amis, Money, Einaudi

Come la pubblicità, seducente perché ingannevole, come la pornografia, che parla la più universale delle lingue, come il cinema, quello “facile”, di cassetta, fatto apposta per accontentare tutti, come l’ignoranza, quella che ci si porta addosso con fierezza quasi fosse un vestito nuovo, che non si perde occasione per esibire, che ringhia costante nel tono di voce ed esplode, monotona, nella più classica delle provocazioni: “Io sono arrivato fin qui, ho guadagnato così tanto senza mai aver letto un libro. E tu, invece? Tu cosa hai fatto?”.

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Una stagione politica

Recensione di “Colle Oppio vigila” di Fabrizio Crivellari

Fabrizio Crivellari, Colle Oppio vigila, Eclettica Edizioni
Fabrizio Crivellari, Colle Oppio vigila, Eclettica Edizioni

Leonardo Romani, responsabile della libreria Le Querce di Lido degli Estensi, è un carissimo amico. Con lui, ormai da qualche anno, condivido progetti e avventure letterarie di squisita fattura (la cui realizzazione è in massima parte merito suo), come la rassegna Librandosi, che si tiene ogni estate proprio a Lido degli Estensi, e il più recente progetto dei The Letterari, organizzato assieme allo scrittore Luciano Boccaccini e ospitato a Comacchio che quest’anno, dopo il grande successo ottenuto lo scorso inverno, festeggia, arricchito nel programma, la sua seconda edizione.


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Senza colpa né morale

Recensione di “Il buon soldato” di Ford Madox Ford

Ford Madox Ford, Il buon soldato, Feltrinelli
Ford Madox Ford, Il buon soldato, Feltrinelli

“Non c’è in questa storia l’elevazione spirituale che accompagna la tragedia; non c’è nemesi, non c’è fato. C’erano soltanto due nobili nature […] c’erano dunque due nature nobili che la corrente della vita trascinava come brulotti su una laguna causando miserie, dolori, tormenti, e morte. E loro stessi si deterioravano sempre di più. E perché? A quale scopo? Per insegnare quale lezione? E’ tutta tenebra”.


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