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Romanzi

Recensioni di libri di genere romanzo a cura de “Il Consigliere Letterario”.

L’accanito vivere di un “cronista della natura umana”

Recensione di “Nord” di Louis-Ferdinand Céline

recensione Louis Ferdinand Céline, Nord
Louis Ferdinand Céline, Nord

“Non vedendo altra speranza se non in una direzione della rosa dei venti, quel Nord che dà il titolo al volume centrale della trilogia, la bussola costantemente in mano – ultima guida possibile in un simile mondo al tempo stesso ingannevole e fuori orbita – Céline zigzaga attraverso la Germania del 1944 come Bardamu attraverso le Fiandre e le Ardenne nel 1914. Dappertutto la morte lo minaccia, e sotto mille forme – pallottole e bombe, trucchi, trappole, complotti, carestia. Va di rifugio precario in rifugio precario, dorme solo a metà, acconsente a tutto per salvare la sua vita e quella di coloro di cui è responsabile.


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Cronache di anime perse

Recensione di “Foglie di tabacco” di Marco Crestani

Marco Crestani, Foglie di tabacco
Marco Crestani, Foglie di tabacco
 
 

Eleonora Molisani, giornalista di Tu Style, ha letto Foglie di tabacco di Marco Crestani e ne ha scritto una recensione appassionata, di grande intensità emotiva. Ha raccontato il libro nello stesso modo in cui lo ha vissuto, con slancio, con quell’impeto del cuore e della testa che solo la bellezza e l’arte intrisa di verità e umana pietà sanno evocare. Ringrazio dunque di tutto cuore Eleonora per il suo nuovo contributo al blog e Marco Crestani per il suo prezioso romanzo.


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In una città d’odio, assediati da una tormenta di neve

Recensione di “Neve” di Orhan Pamuk

recensione Orhan Pamuk, Neve, Einaudi
Orhan Pamuk, Neve, Einaudi
 

A Kars, povera e anonima cittadina al confine tra Turchia, Armenia e Georgia, alcune ragazze si sono tolte la vita. Il loro gesto, estremo e disperato, è la più limpida espressione delle contraddizioni che dilaniano una società multietnica ma non pacificata, multiculturale eppure chiusa, tanto appassionata e violenta nell’affermazione della propria spiritualità quanto severa e disumana nella negazione di essa.Leggi tutto »In una città d’odio, assediati da una tormenta di neve

Lolita, faticosa forma di un desiderio

Recensione di “Lolita” di Vladimir Nabokov

Vladimir Nabokov, Lolita, Adelphi
Vladimir Nabokov, Lolita, Adelphi

Esiste una ristretta cerchia di scrittori la cui prosa, miracolosamente lieve e nello stesso tempo così penetrante da riuscire non soltanto a raccontare il vero ma addirittura a dargli forma, in qualche modo a costruirlo, non conosce confini, restrizioni, limiti, divieti.


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Condannati a recitare una parte in commedia

Recensione di “l’eterno marito” di Fedor Dostoevskij

Fedor Dostoevskij, L'eterno marito, Garzanti
Fedor Dostoevskij, L’eterno marito, Garzanti

Pubblicato in due puntate sulla rivista Zarja nel 1870, due anni dopo l’uscita de L’idiota e mentre era in pieno svolgimento la stesura de I demoni, il romanzo breve L’eterno marito di Fedor Dostoevskij è un intenso dramma psicologico raccontato con i toni accesi di una farsa agrodolce; un intreccio di solitudini e silenzi, segreti e bugie che nel riflettere la coscienza inquieta e il tormentato mondo interiore di due uomini opposti per carattere e scelte di vita cerca di affrontare da un nuovo punto di vista quello che è il tema centrale di tutta la produzione del grande autore russo: la vita intima di ciascuno di noi, cuore di ogni nostra inconfessata brama, specchio del nostro io più autentico e terribile.


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La natura liquida dell’amore

Recensione di “Camere separate” di Pier Vittorio Tondelli

Pier Vittorio Tondelli, Camere separate, Bompiani
Pier Vittorio Tondelli, Camere separate, Bompiani

Nella cronaca impotente, nella memoria nuda di una storia d’amore troncata dall’incomprensibilità della morte, Pier Vittorio Tondelli si racconta con accenti di straziante sincerità. In una prosa che appare timida, ritrosa, e che ha il suono flebile del sussurro, l’autore sceglie la trasparente semplicità della confessione per cercare di dar forma al proprio mondo interiore in tumulto, per provare a mettere ordine in un’esistenza spesa tra meraviglia e passione, e inseguita, bramata e posseduta, anche se mai fino in fondo.


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Una comprensione che cerca la perfezione

Recensione di “Herzog” di Saul Bellow

Saul Bellow, Herzog, Mondadori
Saul Bellow, Herzog, Mondadori

Paradigma del fallimento (o se si vuole della vita stessa, e della radicale impossibilità di ricavarne soddisfazione, appagamento), Moses Elkanah Herzog, protagonista del romanzo di Saul Bellow Herzog, pubblicato nel 1964 e vincitore, l’anno seguente, del prestigioso National Book Award, è un patetico re nudo, un eroe dei tempi moderni che di eroico non ha nulla e trascorre il proprio tempo consumandosi in rimpianti e in rivendicazioni tanto accese quanto sterili.


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Nel labirinto torbido e oscuro di una Londra indimenticabile

Recensione di “Il nostro comune amico” di Charles Dickens

 
Charles Dickens, Il nostro comune amico, Einaudi
Charles Dickens, Il nostro comune amico, Einaudi

Sono pagine di una concretezza impressionante, quasi fisica, quelle che aprono Il nostro comune amico di Charles Dickens, ultimo romanzo compiuto dello scrittore inglese, pubblicato da Chapman e Hall in 19 fascicoli mensili dal maggio del 1864 al novembre dell’anno successivo; pagine di impareggiabile qualità letteraria e nel medesimo tempo cariche di una realtà che non sembra avere nulla di artistico (e forse proprio per questa ragione è arte allo stato puro) né richiamarsi ad alcuna creativa artificiosità; una realtà ben più incisiva di qualsivoglia realismo, che porta il lettore a respirare i miasmi della Londra ottocentesca, a farsi lambire dalle fangose acque del Tamigi, a muoversi circospetto lungo e strade e vicoli di una città ostile, torbida e sudicia, e a toccar con mano la raggelante, inevitabile verità della morte.


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Dove niente è quel che sembra, ma neppure il suo opposto

Recensione di “Le perizie” di William Gaddis

William Gaddis, Le perizie, Mondadori
William Gaddis, Le perizie, Mondadori

Centro di gravità di uno spiazzante romanzo-fiume, la verità – quella materiale con la quale ognuno di noi si confronta quotidianamente e i cui opposti sono menzogna e falsificazione, e il suo concetto, la sua idea, la sua filosofica rappresentazione – ha il fascino illusorio di un fuoco d’artificio, la fragile consistenza di un gioco da bambini e l’incosciente spensieratezza di una burla, di uno scherzo geniale architettato senza pensare alle conseguenze.Leggi tutto »Dove niente è quel che sembra, ma neppure il suo opposto

La solitaria via della croce di Anna Karenina

Recensione di “Anna Karenina” di Lev N. Tolstoj

 

Lev Tolstoj, Anna Karenina, Garzanti
Lev Tolstoj, Anna Karenina, Garzanti

Non c’è eroina letteraria più celebre di Anna Karenina, né trama più nota di quella che la vede tragica protagonista, eppure il romanzo-capolavoro di Lev Tolstoj, a dispetto del passare del tempo, dell’attento vaglio della critica, delle prese di posizione di generazioni di lettori e delle innumerevoli interpretazioni fiorite al cinema e in televisione, non cessa di attrarre, sorprendere, incuriosire, come se non avesse ancora detto tutto ciò che ha da dire.


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