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Romanzi

Recensioni di libri di genere romanzo a cura de “Il Consigliere Letterario”.

Una donna di nome Edith

Recensione di “L’età dell’innocenza” di Edith Wharton

 

Edith Wharton, L'eta dell'innocenza, Corbaccio
Edith Wharton, L’eta dell’innocenza, Corbaccio

Quel che colpisce maggiormente, in Edith Wharton, è la piena sincerità della scrittura. Nei suoi romanzi, infatti, l’autrice presenta se stessa e le sue convinzioni senza mascheramenti, senza paure. Prima di ogni altra cosa, le sue pagine sono coraggiose, nobili. Ne L’età dell’innocenza, una delle sue opere più famose, l’autrice narra l’amore intensissimo e “impossibile” tra Ellen Olenska e Newland Archer – ostaggi delle rigide e spesso ipocrite convenzioni dell’alta società newyorkese di fine Ottocento di cui fanno parte – e nel farlo si scaglia, colma di sdegno e rabbia, proprio contro quelle regole, e contro la soffocante organizzazione sociale che ne deriva.


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L’accademica ironia di Nabokov

Recensione di “Pnin” di Vladimir Nabokov

 

Vladimir Nabokov, Pnin, Adelphi
Vladimir Nabokov, Pnin, Adelphi

Pninizzato. Curioso termine (non dissimile, per certi versi, dal minaccioso avvertimento “Sarete tartufato!» di Molière) che significa acquisire atteggiamenti e forma mentis di Timofej Pnin, professore di lingua russa in una sconosciuta università della provincia americana e protagonista di un irresistibile romanzo di Vladimir Nabokov.


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Funny Alexander

Recensione di “La resurrezione di Maltravers” di Alexander Lernet-Holenia

Alexander Lernet-Holenia, La resurrezione di Maltravers, Adelphi
Alexander Lernet-Holenia, La resurrezione di Maltravers, Adelphi

Coltissimo, raffinato, mai banale. Snob (quanto basta), ironico, beffardo, crudele. Il suo sarcasmo ha la noncuranza dell’abitudine e la letale efficacia del curaro; la sua prosa, una sorta di felicissimo innesto tra il rigore stilistico di Cicerone e il motteggio arguto di Oscar Wilde, fa pensare a una creatura partorita in laboratorio, a un Frankenstein, eppure non c’è ombra di forzatura nei suoi romanzi, il meccanicismo è bandito, il fluire della narrazione regolare e placido come quello delle acque di un fiume.


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Il diavolo, come il genio, si nasconde nei dettagli

Recensione di “La vita istruzioni per l’uso” di Georges Perec

recensione Georges Perec, La vita istruzioni per l'uso", BUR
Georges Perec, La vita istruzioni per l’uso”, BUR

Devo la scoperta di Georges Perec a un amico, Andrea (incidentalmente anche collega di lavoro, da una decina d’anni, giorno più, giorno meno, e da lunga pezza laborioso blogger; fatevi un giro se vi va cliccando qui). È nato tutto da una discussione – ne abbiamo molte, ma sempre concentrate su un ristretto numero di argomenti: politica, cinema, letteratura, in particolare quella francese.


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