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Storico

Recensioni di libri di genere storico a cura de “Il Consigliere Letterario”.

La chirurgica perversione

Recensione di “Il supplizio del legno di sandalo” di Mo Yan

Mo Yan, Il supplizio del legno di sandalo, Einaudi

Il chiavistello del re degli inferi, i 500 tagli, il supplizio del legno di sandalo. Tre diverse tecniche di tortura, atroci fin nel nome, promessa di indicibili sofferenze, sono nel medesimo tempo pretesto e sostanza narrativa dello splendido e terribile romanzo di Mo Yan intitolato Il supplizio del legno di sandalo.


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Una stoffa liscia e compatta

Recensione di “Golden Hill” di Francis Spufford

Francis Spufford, Golden Hill, Bollati Boringhieri

“Be’, i romanzi li detesto ancora. Continuano a sembrarmi dei tessuti composti da esagerazioni, semplificazioni, una dolcezza che falsifica; e adesso questa verità la conosco, per così dire, dall’interno, avendone scritto uno anch’io e verificato quali trucchi ed espedienti sono richiesti per tirare fuori un punto di vista parzialissimo, un panno sbrindellato più buchi che fili, e trasformarlo in quella che sembra una stoffa liscia e compatta”.


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La composta perfezione di un arazzo

Recensione di “Il libro dei bambini” di Antonia S. Byatt

A.S. Byatt, Il libro dei bambini, Einaudi

Cosa potrebbe succedere se si decidesse di forzare qualcosa che, pur essendo inevitabile, giunge senza preavviso? Quali conseguenze può scatenare una sfida lanciata al destino, al caso, alla vita? Quale misterioso peccato si commette nel momento in cui si decide che la bellezza, che prima o poi dovrà comunque attraversare la strada della nostra esistenza, può essere addomesticata, resa mansueta, e condotta obbediente fino alla porta di casa? È forse tracotanza fabbricare le corde che cattureranno lo spirito errabondo della felicità?Leggi tutto »La composta perfezione di un arazzo

Myskin e il Reich

Recensione di “Berlino ultimo atto” di Heinz Rein

Heinz Rein, Berlino ultimo atto, Sellerio

“Lisbona, San Francisco e Tokyo furono distrutte dai terremoti in pochi minuti; passarono parecchi giorni prima che gli incendi di Roma, Chicago e Londra venissero spenti. I roghi e le scosse che colpirono quel punto della superficie terrestre collocato a 52 gradi e 30 di latitudine nord e a 13 gradi e 24 di longitudine est durarono per quasi due anni. Cominciarono nella notte, buia e serena, del 23 agosto 1943 e cessarono nel grigiore piovoso del 2 maggio 1945. In quel punto, a 32 metri sul livello del mare, su un deposito sabbioso risalente all’era glaciale, fino alla notte in cui prese avvio la sua fatale distruzione sorgeva la città di Berlino”.

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L’attualità del male

Recensione de “La ferrovia sotterranea” di Colson Whitehead

Colson Whitehead, La ferrovia sotterranea, Sur

L’idea di un inferno, di un luogo oltremondano di dolore, sofferenza e umiliazione nel quale espiare in eterno peccati e malvagità commessi in vita, presuppone, prima ancora di quella (al tempo stesso vendicativa e consolatoria) di giustizia, un’altra idea; quella che vede, nella spaventosa galleria di atrocità compiute dagli esseri umani ai danni del loro prossimo, gradi differenti di orrore, variazioni, per così dire, della “qualità” dell’abominio perpetrato.

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Il tempo della storia

Recensione di “Una vita cinese – Il tempo del Partito” e “Una vita cinese – Il tempo del denaro” di Li-Kunwu e Philippe Ôtié

Li Kunwu, Philippe Ôtié, Una vita cinese – Il tempo del Partito, Add Editore

Avevamo lasciato il nostro autore-protagonista Li-Kunwu (la recensione la trovate qui) in preda a grande sgomento, lo stesso che aveva colto l’intero popolo cinese: il presidente Mao era morto. Il Grande Timoniere non era più al suo posto. Un miliardo di sudditi non sapeva più come affrontare il futuro. I decenni successivi a quel fatidico 1976 sono ripercorsi da Li nei due volumi seguenti della sua ampia e dettagliata autobiografia a fumetti.

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L’ambiguità, l’eroismo, la solitudine

Recensione di “Dove nessuno ti troverà” di Alicia Giménez-Bartlett

Alicia Giménez-Bartlett, Dove nessuno ti troverà, Sellerio

Uomo o donna? Semplice pastore o criminale inafferrabile e spietato? Assassino senza scrupoli o montanaro ignorante abituato soltanto alla compagnia degli animali? E ancora, fiero militante della lotta partigiana antifranchista o bandito senza bandiera né ideale? Chi si nasconde dietro la misteriosa figura nota in tutta la Spagna con il nome di “Pastora”?

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La pace, prezzo dello sterminio

Recensione di “Il complotto contro l’America” di Philip Roth

Philip Roth, Il complotto contro l’America, Einaudi

Un tradimento epocale, qualcosa di così sconvolgente e inaspettato da far svanire ogni certezza, da trasformare, nello spazio di un istante, un intera nazione e tutti i valori sui quali si fonda (e sui quali poggiano le vite dei suoi cittadini) nel suo tragico contraltare. Una coscienza collettiva che d’improvviso giunge all’inimmaginabile e sabota se stessa per abbracciare l’ignoto, per gettarsi fiduciosa in un baratro di parole d’ordine tanto semplici quanto del tutto prive di senso: “Votate per Lindbergh o votate per la guerra”.

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Gli ordinari abiti di Satana

Recensione di “L’eterno filisteo” di Ödön von Horváth

Ödön von Horváth, L’eterno filisteo, Bompiani

Ödön von Horváth è stato abbattuto prima di essersi raccolto per l’ultima impresa. Ma la sua opera, pur frammentaria, basta già per farci presentire che questo poeta era nato come nessun altro per donare al romanzo tedesco un’esauriente ‘Demonologia del piccolo-borghese’. Gioventù senza Dio e Un figlio del nostro tempo sarebbero forse stati i primi volumi di questa Demonologia.

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Ascolto, forse

Recensione di “L’assassino cieco” di Margaret Atwood

Margaret Atwood, L’assassino cieco, Ponte Alle Grazie

Una testimonianza, o una confessione, che apre le porte a un romanzo che a sua volta contiene un racconto, una storia di fantasia che due amanti, nel corso dei loro incontri clandestini, costruiscono in ogni dettaglio fino a farne il loro rifugio, la loro dimensione esclusiva. Leggi tutto »Ascolto, forse