Vai al contenuto
Home » Recensioni » Storico » Pagina 8

Storico

Recensioni di libri di genere storico a cura de “Il Consigliere Letterario”.

Senza storia né Dio

Recensione di “Cristo si è fermato a Eboli” di Carlo Levi

Carlo Levi, Cristo si è fermato a Eboli, Einaudi
Carlo Levi, Cristo si è fermato a Eboli, Einaudi

Aspra come i luoghi che racconta; riarsa, inospitale e matrigna. E aperta agli uomini, alle genti anonime che quella terra ostinatamente abitano, strappando giorno dopo giorno vita alle sue viscere nude, tempestando di scongiuri e stregonerie i corpi martoriati dalla febbre, consumati dalla malaria, erosi dalla fatica, stremati dal dolore, obbedendo istintivi all’imperativo della generazione, della carne, genuflettendosi, colmi di rispetto e amore, di fronte al mistero interamente umano della nascita.


Leggi tutto »Senza storia né Dio

Benvenuto a Dallas

Recensione di “Libra” di Don DeLillo

Don DeLillo, “Libra”, Einaudi

Tra il particolare e l’universale, nella vita di uno solo e nell’esistenza di tutti, in quello spazio – che non ha nulla di fisico e che tuttavia esiste – capace di rendere una cosa sola “il mondo personale di un individuo e il mondo in generale”. Qui, in una dimensione che è allo stesso tempo metafisica e terribilmente reale, Don DeLillo radica Libra, uno dei suoi romanzi più intensi, brutali e labirintici; una storia che è insieme un tentativo di ricostruzione dell’omicidio di John Fitzgerald Kennedy, una biografia del suo “assassino” Lee Harvey Oswald, una rivelazione del complotto ordito ai danni del presidente americano (e di cui Oswald non è che il capro espiatorio) e il racconto di quel che sarebbe potuto accadere, dei fatti come avrebbero potuto essere se non fossero andati in tutt’altro modo.


Leggi tutto »Benvenuto a Dallas

È sempre adesso

Recensione de “La marcia” di E.L. Doctorow

E.L. Doctorow, La marcia, Mondadori
E.L. Doctorow, La marcia, Mondadori

Inverno 1864. La guerra di secessione americana è quasi alla fine, e le forze dell’Unione, guidate dal generale William Tecumseh Sherman, stanno per sferrare l’attacco decisivo allo stremato ma non ancora vinto esercito confederato agli ordini del fiero generale Lee: il piano prevede l’assedio e la presa della città di Atlanta e una marcia forzata attraverso la Georgia fino a Savannah.


Leggi tutto »È sempre adesso

La forza è diritto

Recensione di “Nemici – Una storia d’amore” di Isaac B. Singer

Issac B. Singer, Nemici - Una storia d'amore, Tea
Issac B. Singer, Nemici – Una storia d’amore, Tea

Come sopravvivere a un passato che non si riesce a dimenticare? Come resistere all’eterno ritorno dell’orrore, del dolore, della fame, della fatica, dell’annullamento di sé? Cosa resta a chi è rimasto orfano della misericordia di Dio, a chi non può più ricorrere al sostegno del pensiero razionale, a chi è condannato a rivivere in ogni momento il genocidio del suo popolo? Cosa resta, a chi è scampato alla perfetta macchina di sterminio nazista, se non il sordo rimorso di avercela fatta, di essere null’altro che un’inspiegabile eccezione biologica tra milioni di cadaveri?


Leggi tutto »La forza è diritto

“Non voglio dirtelo”

Recensione di “Il sangue è randagio” di James Ellroy

James Ellroy, Il sangue è randagio, Mondadori
James Ellroy, Il sangue è randagio, Mondadori

Tutto ha inizio con una rapina, chirurgica e sanguinosa. L’assalto a un furgone blindato carico di smeraldi e dollari che lascia sul campo poliziotti e malviventi (questi ultimi bruciati con un ritrovato chimico per impedirne l’identificazione) e vede fuggire un solo, misterioso uomo. Tutto ha inizio con un colpo audace e spietato che sembra dettato esclusivamente dall’avidità, dalla brama di ricchezza, ma che in realtà nasconde ben altro.


Leggi tutto »“Non voglio dirtelo”

Le misure spezzate

Recensione di “I fratelli Oppermann” di Lion Feuchtwanger

Lion Feuchtwanger, I fratelli Oppermann, Skira editore
Lion Feuchtwanger, I fratelli Oppermann, Skira editore

Ieri è la Germania del 1932. Un Paese economicamente in ginocchio, umiliato dalle durissime, inique condizioni di pace imposte dal Trattato di Versailles all’indomani della fine del primo conflitto mondiale. Un Paese prostrato, nel cui grembo cresce furiosa l’ansia di vendetta; uno stato scosso dal desiderio di rivincita, ammalato d’odio ma ancora saldo nel diritto.


Leggi tutto »Le misure spezzate

La voce del teatro e del tradimento

Recensione di “Un cadavere a Deptford” di Anthony Burgess

Anthony Burgess, Un cadavere a Deptford, Garzanti
Anthony Burgess, Un cadavere a Deptford, Garzanti

“C’era un filosofo che narrava di un gatto che miagolava perché lo lasciassero uscire e che poi miagolava di nuovo perché lo facessero rientrare. Ma, nell’interim tra un miagolio e l’altro, quel gatto esiste? In noi tutti alberga l’atteggiamento solipsistico, che non è che un simulacro della potenza dell’Onnipotente, il quale mantiene Tutto in essere, vale a dire che quanto si trova sotto i nostri occhi esiste, ma che è sufficiente che distogliamo lo sguardo, o che qualcuno ce lo distolga, perché venga disintegrato completamente, seppure temporaneamente”. È nei panni di un anonimo attore di teatro che lo scrittore britannico Anthony Burgess, in uno dei suoi ultimi lavori, intitolato Un cadavere a Deptford, ci racconta la vita avventurosa, scandalosa e geniale del drammaturgo e poeta Christopher Marlowe, dopo William Shakesperare la voce più luminosa e suggestiva del teatro elisabettiano.


Leggi tutto »La voce del teatro e del tradimento

La tragica resa all’incomprensibile

Recensione di “Pastorale americana” di Philip Roth

Philipm Roth, Pastorale americana, Einaudi
Philip Roth, Pastorale americana, Einaudi

Il legame tra generazioni, le eredità spirituali trasmesse, le aspettative dei padri, la riconoscenza dei figli, l’amore e il dolore. Il finito universo della famiglia e le sue leggi. E la loro comprensione. E la loro accettazione. E il loro disintegrarsi. Improvviso e incomprensibile. E lo sconvolgente irrompere della sofferenza, intollerabile perché inspiegabile, perché insensata, perché irragionevole.


Leggi tutto »La tragica resa all’incomprensibile

La dimenticata eternità dello shtetl

Recensione de “I fratelli Ashkenazi” di Israel Joshua Singer

Israel J. Singer, I fratelli Ashkenazi, Longanesi
Israel J. Singer, I fratelli Ashkenazi, Longanesi

“Il tema della decadenza borghese […] acquista una fisionomia del tutto particolare quando viene vissuto e trattato da una prospettiva ebraica, o meglio ebraico-orientale, e cioè ancorata all’integrità umana, culturale e religiosa dell’Ostjudentum […]. Quando si parla degli Ostjuden […] il termine ‘borghese’ pare acquistare una carica positiva, calda ed affettiva: nei lineamenti dell’ebreo orientale non assimilato si vuol scorgere il volto di un’individualità assoluta non scalfita dalla storia, la quale assume i connotati di un’ideale filosofia classico-borghese […].Leggi tutto »La dimenticata eternità dello shtetl

Una tensione incessante verso l’immobilità

Recensione “Il Gattopardo” di Tomasi Di Lampedusa

 
Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo, Feltrinelli
Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo, Feltrinelli

“L’ira e la beffa sono signorili; l’elegia, la querimonia, no. Anzi voglio darvi una ricetta: se incontrate un ‘signore’ lamentoso e querulo guardate il suo albero genealogico: vi troverete presto un ramo secco. Un ceto difficile da sopprimere perché in fondo si rinnova continuamente e perché quando occorre sa morire bene, cioè sa gettare un seme al momento della fine. Guardate la Francia: si son fatti massacrare con eleganza e adesso son lì come prima, dico come prima perché non sono i latifondi e i diritti feudali a fare il nobile, ma le differenze.


Leggi tutto »Una tensione incessante verso l’immobilità