di Paolo Vitaliano Pizzato
Prospero Editore
SINOSSI
Tutti erano colpevoli fino a prova contraria. E dopo la prova, erano tutti colpevoli, scrive Thomas Clayton Wolfe nel suo capolavoro, O Lost. Una radicale sentenza di condanna comminata al genere umano tutto, una visione quasi apocalittica che una persona, una tra le tante, che nessuna ulteriore specificazione merita, si sente addosso, sottopelle, quasi fosse una febbre, un j’accuse che la inchioda al suo essere al mondo, al suo essere vivo. Ed è proprio il vivere che questa persona, giunta allo stremo delle forze, rifiuta; quel che brama, ormai, è solo la fine, la morte. D’improvviso, in suo soccorso, ecco giungere il Maligno – e se non fosse affatto lui? Se l’apparizione non fosse altro che un’illusione partorita dalla sua sovraeccitata fantasia? – il più ardente ammiratore di Wolfe, pronto a proporre un accordo: egli concederà al disperato il tanto agognato riposo eterno ma a una condizione; che il suo compagno sappia trovare, tra tutti coloro che ha incontrato e conosciuto, qualcuno davvero degno di ricevere dalle mani dal demonio il tempo che gli resta. Che siano anni o pochi minuti soltanto non conta nulla, e del resto è cosa che nessuno può sapere, e che Satana, naturalmente, non ha alcuna intenzione di rivelare. La sola cosa che conta è il dono, che va meritato.
PAOLO PIZZATO
Paolo Vitaliano Pizzato, si è avvicinato alla scrittura leggendo. Con passione, convinzione, ostinazione. Dal 2012 gestisce il blog ilconsigliereletterario.com. Ha pubblicato i romanzi Quella solitudine immensa d’amarti solo io, Priamo/Meligrana 2013, La logica del mammifero (storia di una madre), Prospero 2016, Ripaferdine (storie di cortile), Giraldi 2017, Trenta denari (una storia d’amore), Prospero 2019. E dei racconti nelle antologie Pausa caffè: letteratura espressa, Prospero 2016, Coup de foudre, Aulino 2018, On the Radio, Morellini 2018. L’occaso è il suo quinto romanzo.
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