Una stazione della via della croce
Recensione di “Bagatelle per un massacro” di Louis-Ferdinand Céline
È difficile accostarsi all’opera controversa di un maestro. Arduo scoprire nella genialità espressiva, nell’estetica disperata della forma (che perfettamente coincide con la sostanza), nella verità rivelata con la sincerità piena e irresponsabile del vinto, di chi, messa definitivamente da parte la speranza non ha più ragione di temere nulla e anzi si espone quasi con voluttà al perbenismo ferino del mondo, la corruzione di un odio che, spinto oltre se stesso, deraglia, rompe ogni argine e, come un veleno per il quale non esiste antidoto, sembra intossicare tutto ciò che sfiora.