Un unico intervallo
Recensione di “Accabadora” di Michela Murgia
La forza del sangue contrapposta alla capacità di persuasione dell’esempio, il silenzio complice della carne opposto all’ineludibile concretezza della presenza, alla piena verità dell’esserci. In questa dicotomia, in questo oscuro gravitare di antipodi attorno all’orbita della vita si consuma la quieta violenza (o forse la pura misericordia) dei “figli dell’anima”, bambini nati due volte, “dalla povertà di una donna e dalla sterilità di un’altra”.Leggi tutto »Un unico intervallo