Il principio d’identità
Recensione di “Ferrovie del Messico” di Gian Marco Griffi
“Dopo aver finito di leggere Ferrovie del Messico di Gian Marco Griffi sono andato alla
“Dopo aver finito di leggere Ferrovie del Messico di Gian Marco Griffi sono andato alla
Il dialetto milanese esibito nello stesso tempo con orgoglio e disprezzo; il primo
A un tempo mezzo e fine, la scrittura esplora e conosce se stessa nel suo farsi, saggia potenzialità espressive e limiti intrinseci (tematici e formali) nel momento esatto in cui comincia a costruire l’edificio narrativo all’interno del quale vivrà, si mette alla prova nell’obbedienza o nella trasgressione alle regole di genere, muta (o prova a farlo) nell’originalità delle scelte e nell’acquisizione di nuovi punti di vista, rinasce nella voglia e nel coraggio di sperimentare, nel desiderio di dar forma a un racconto mai prima raccontato. Al tempo stesso mezzo e fine, la scrittura è dunque un eterno ritorno a sé, un continuo vestirsi e rivestirsi d’accenti e sfumature, un improvviso scintillare di luce che abbraccia l’orizzonte e una liquida pozza d’ombra gonfia d’ogni paura e satura di tutte le speranze.Leggi tutto »La cognizione del tempo, dell’uomo e del dolore
Se lo stile letterario di Carlo Emilio Gadda avesse un corrispettivo filosofico, lo si potrebbe qualificare come una sorta di felice “hegelismo senza Hegel”. Leggi tutto »Sberleffo al Duce con delitto