Quando la filosofia investiga
Recensione di “Aristotele e il giavellotto fatale” di Margaret Doody
Un luogo chiuso (la palestra di un ginnasio), un tragico incidente (un giovane ucciso dal lancio di un giavellotto), l’indubbia identificazione del responsabile (colui che ha scagliato l’arma); tre elementi che, se non fossero costitutivi di un racconto giallo, basterebbero all’accertamento della verità. Invece rischiano di essere addirittura d’intralcio alla soluzione di quello che in realtà è un delitto, un diabolico assassinio.