La lingua prigioniera
Recensione de “Il libro di un uomo solo” di Gao Xingjian
Lui è il tempo trascorso e incancellabile del dolore e della menzogna, della delazione continua, della paura incessante, la cui ombra era ovunque, di ciò che andava fatto e detto, effimero, passeggero come un temporale estivo e malgrado ciò ineludibile, ferreo e ultimativo come un comandamento, assoluto come un atto di fede.