Il Circolo di Jena
Recensione di “Magnifici ribelli” di Andrea Wulf
Il secolo XVIII sta volgendo al termine. La Francia è alle prese con le conseguenze,
Il secolo XVIII sta volgendo al termine. La Francia è alle prese con le conseguenze,
Nell’esatta circolarità della Recherche, Marcel Proust ritrova, giunto all’ultimo volume
Se l’arte è vita, se fra loro c’è piena coincidenza, se letteratura e musica, disegno, scultura, studio persino (inteso come tensione verso ciò che non si conosce e si cerca di comprendere, dunque di possedere) sono vita, la vita e non una semplice parte di essa quale spazio abita l’atto creativo? Come lo si distingue da tutto il resto? Che significato hanno le cose che da quello slancio prendono vita? Qual è l’esperienza vera, autentica che permette di separare ciò che si incontra grazie alla mediazione del gesto artistico da quel che si prova davvero?
Leggi tutto »“Non c’è felicità nell’amore tranne che alla fine di un romanzo inglese”
Cosa potrebbe succedere se si decidesse di forzare qualcosa che, pur essendo inevitabile, giunge senza preavviso? Quali conseguenze può scatenare una sfida lanciata al destino, al caso, alla vita? Quale misterioso peccato si commette nel momento in cui si decide che la bellezza, che prima o poi dovrà comunque attraversare la strada della nostra esistenza, può essere addomesticata, resa mansueta, e condotta obbediente fino alla porta di casa? È forse tracotanza fabbricare le corde che cattureranno lo spirito errabondo della felicità?Leggi tutto »La composta perfezione di un arazzo
“Sulla cultura siciliana hanno corso due opposte tesi: una di Giovanni Gentile, largamente accreditata, che partendo dal pregiudizio di una Sicilia ‘sequestrata’, cioè tagliata fuori dal movimento della cultura europea, ovviamente deduceva una ‘forma di cultura indigena, e tutta schiettamente siciliana, che dopo l’unificazione era fiorita in Sicilia, ma che s’era venuta spogliando del suo carattere regionale sulla fine del secolo’; l’altra opposta, e insorta in opposizione al Gentile da parte di eruditi e giornalisti locali […], di una Sicilia aperta e comunicante, di una cultura vivacemente italiana ed europea […].Leggi tutto »Delle cose letterarie di Sicilia
La consapevole, studiata leggerezza della prosa, l’attenzione, puntuale e gioiosa, nei confronti dei limiti e delle possibilità del linguaggio, le acrobatiche peripezie espressive che hanno il volto semplice del gioco di parole ma nascondono una ricerca rigorosa, l’enorme ricchezza del materiale narrativo, vagliata con puntiglio, selezionata accuratamente e sistematizzata con maestria indiscussa. Leggi tutto »Harry, il mago
A partire dal titolo (La cicuta e dopo, in originale Hemlock and after), l’opera prima di Angus Wilson, scritta in sole quattro settimane nel corso di una vacanza, gioca la carta della seduzione squisitamente intellettuale, di un linguaggio brillante e in qualche misura “iniziatico”, oscuro e promettente insieme, pronto, come il “gran libro della natura” di galileiana memoria, a svelare i propri tesori, e tuttavia protetto dall’affamata volgarità dei più dalla propria esuberanza stilistica, dalla compiaciuta messe di citazioni colte e soprattutto dal tema scelto, la letteratura nel suo pieno rigoglio e i suoi padri nobili.