I libri condannati a morte
Recensione di “Fahrenheit 451” di Ray Bradbury
L’utopia negativa disegnata da Ray Bradbury nel suo famosissimo romanzo Fahrenheit 451 è una delle più inquietanti dell’intera storia della letteratura. La paura che insinua è principalmente di natura psicologica, allo stesso tempo indistinta e acuta, come l’ansia provocata dal buio; i suoi personaggi (tanto le figure positive quanto quelle negative) si muovono in uno scenario d’incubo nel quale ogni possibilità d’autonomia – di pensiero, di sentimento, d’azione – è cancellata alla radice, e dove l’uomo è stato spogliato di tutto ciò che lo rende tale e trasformato nel vuoto simulacro di se stesso.