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Margaret Atwood

A Galaad

Recensione di “Il racconto dell’ancella” di Margaret Atwood

Margaret Atwood, Il racconto dell’ancella, Tea

Si racconta di un metodo sottile e brutale di tortura inflitto ai prigionieri di guerra: la distruzione dei documenti d’identità. Nulla, a prima vista, che abbia a che fare con il concetto a tutti noto di violenza, di brutalità, la cui connotazione è squisitamente fisica, legata a filo doppio a forme di dolore percepibili dai sensi, eppure, malgrado ciò, un’azione dalle conseguenze terribili; un gesto semplice, quello di strappare un foglio di carta, un documento, che ha il potere di distruggere una persona, di degradarla a uno stato che non ha più nulla di umano, di derubarla, una volta per sempre, di ciò che la caratterizza, la distingue da tutti gli altri.


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La puntualità effimera del vero

Recensione di “L’altra Grace” di Margaret Atwood

Margaret Atwood, L'altra Grace
Margaret Atwood, L’altra Grace

23 luglio 1843, un atroce fatto di sangue sconvolge il Canada. Thomas Kinnear, un ricco possidente di origini scozzesi e la sua governante (e amante, all’epoca incinta), Nancy Montgomery, vengono brutalmente assassinati; l’autore, o gli autori di questo duplice assassinio sono lo stalliere James McDermott, irlandese ombroso e collerico e la giovanissima (appena sedicenne) cameriera Grace Marks, anch’essa irlandese, giunta in Canada assieme alla sua famiglia dopo un tragico viaggio in nave nel corso del quale ha perduto l’amata madre ritrovandosi sola con un padre violento e alcolizzato e diversi fratelli e sorelle cui badare.


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Ascolto, forse

Recensione di “L’assassino cieco” di Margaret Atwood

Margaret Atwood, L’assassino cieco, Ponte Alle Grazie

Una testimonianza, o una confessione, che apre le porte a un romanzo che a sua volta contiene un racconto, una storia di fantasia che due amanti, nel corso dei loro incontri clandestini, costruiscono in ogni dettaglio fino a farne il loro rifugio, la loro dimensione esclusiva. Leggi tutto »Ascolto, forse