E nell’uomo finì per riflettersi il mostro…
Recensione di “Frankenstein” di Mary Shelley
Una favola gotica, un racconto dell’orrore, un apologo amaro e crepuscolare sulla superbia dell’intelletto umano, sulla sua pretesa di violare, per mezzo del grimaldello delle scoperte scientifiche, i limiti imposti dalla natura e dalle sue leggi, fino ad arrivare al di là dell’immaginabile, alla vittoria sulla morte.