E se fosse l’errore la nostra unica certezza?
Recensione di “La trappola del comandante” di Augusto Carena e Antonio Mastrogiorgio
Che il pensiero umano, l’attività razionale per eccellenza, possa incorrere (e più spesso di quanto si creda) in fraintendimenti, abbagli, o peggio restare intrappolato in errori anche piuttosto gravi, può apparire paradossale – o semplicemente eccessivo – ma non del tutto inverosimile. Sembra invece impossibile accettare il fatto che questi “infortuni” in massima parte passino inosservati, cioè che al nostro cervello accada di inciampare senza che in noi scattino campanelli d’allarme, reazioni di qualche tipo, strategie per rimediare al danno fatto. Davvero non ci accorgiamo di sbagliare?