“Malgrado tutti i miei peccati…”
Recensione di “Max e Flora” di Isaac Bashevis Singer
“Max e Flora […] è apparso in origine a puntate con cadenza bisettimanale sul ‘Forverts’,
“Max e Flora […] è apparso in origine a puntate con cadenza bisettimanale sul ‘Forverts’,
I denti da curare come metafora di una lingua (la lingua tedesca, la lingua dell’incubo
Rebecca West, John Dos Passos, Alfred Döblin, Erika e Golo Mann, Willy Brandt, Martha
Spinto fino al parossismo e all’ossessione, o al contrario utilizzato con freddo e calcolato
“Qualche anno fa, quando lessi per la prima volta L’amico ritrovato di Fred Uhlman,
“Sono lieto che il mio amico Eric Metaxas abbia scritto questo libro su Dietrich
Prendere una posizione. Rivendicarla. Difenderla. Sempre. A qualunque costo. Scegliere. E rimanere fedeli alla scelta fatta. Sempre. Qualsiasi sia il prezzo da pagare. Il dolore, breve e travolgente
Leggi tutto »Uguaglianza, fraternità, sterminio
“Nella memoria e nella retorica di chi la Resistenza l’ha combattuta davvero, di chi ha visto cadere i propri compagni di lotta, la guerra del 1943-1945 è stata una guerra di liberazione nazionale contro l’invasore tedesco e il suo complice fascista, traditore della patria; è stata il sacrificio di un intero popolo che lavava l’onta e la vergogna della dittatura, combattendo a fianco degli Alleati la lotta finale contro la barbarie nazifascista.Leggi tutto »Fu guerra civile
1961. Adolf Eichmann, burocrate nazista “esperto” di questioni ebraiche e attivamente coinvolto nell’organizzazione delle operazioni di sterminio degli ebrei, viene processato a Gerusalemme. Era stato catturato in Argentina quasi un anno prima da un gruppo di agenti segreti israeliani. Queste le accuse a suo carico: aver commesso, in concorso con altri, crimini contro il popolo ebraico, crimini contro l’umanità e crimini di guerra sotto il regime nazista, in particolare durante la seconda guerra mondiale.
Leggi tutto »Lo sterminio a processo
Una salvezza ottenuta nell’anonimato, anzi peggio, un naufragio evitato grazie a una menzogna, all’umiliazione di una falsa identità, alla vergogna di un passato inventato al solo fine di coprire trascorsi reali, anni vissuti nella gloria, nell’ebrezza di un’onnipotenza quasi divina, nella realizzazione di un destino grandioso: essere il padre di una nuova razza, la razza perfetta dei dominatori del mondo. È l’estate del 1949, e quel che resta dell’ingegnere genetico Josef Mengele, giunto assieme a migliaia d’altri reietti in Argentina dopo il collasso del regime hitleriano, è un documento della Croce Rossa Internazionale a nome di Helmut Gregor.