L’assassino e le scarpe da tennis
Recensione di “Unico indizio le scarpe da tennis” di Davide Barzi, Marco “Will” Villa e Sergio Gerasi
Periferia di Milano, una mattina di marzo del 1959. Mancano solo due giorni alla primavera. Riverso nell’erba, il cadavere di uno sconosciuto. Non ha documenti, nessuno conosce il suo nome, ma l’aspetto dimesso non lascia dubbi: era un barbone. Ah già, sì, è quello che ha sempre le scarpe da tennis ai piedi. Tutti lo hanno sempre visto gironzolare in zona, ma nessuno sa davvero chi sia.