Un fiabesco teatro per il libero arbitrio
Recensione di “Lo Hobbit” di J.R.R. Tolkien
Nel dar vita al mondo fantastico, la Terra di Mezzo, che serve da ambientazione per i suoi capolavori letterari, Il Signore degli Anelli (di cui ho già scritto in questo blog) e Lo Hobbit, cronologicamente antecedente al primo sia per stesura sia per intreccio, John Roland Reuel Tolkien non si è limitato a costruire uno scenario per le proprie storie, ha creato dal nulla una realtà articolata e complessa quanto quella in cui viviamo, l’ha rappresentata geograficamente con formidabile accuratezza, l’ha popolata con una moltitudine di razze (ciascuna pensata fin nei minimi dettagli, caratterizzata con precisione e presentata al lettore con seducente maestria), le ha dato radici, un passato, una storia condivisa.