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La pubertà letteraria di Arturo

Recensione di “La strada per Los Angeles” di John Fante

John Fante, La strada per Los Angeles, Einaudi
John Fante, La strada per Los Angeles, Einaudi

“Non si capisce John Fante se non lo si legge alla luce dell’italoamericanità. Ma lo si capisce ancor meno se si assume l’elemento etnico come esclusivo, se si considera l’intera sua opera, ribollente distillato autobiografico, all’interno del paradigma etnico-familiare. In realtà, l’italoamericanità di John Fante […] si situa un passo avanti rispetto alla personalità della maggior parte degli altri scrittori italoamericani a lui coevi […], giacché non si risolve nella semplicità di una scelta tematica […] ma si complica e si arricchisce nel confronto con modelli letterari alti e aggiornati, e non si dà al di fuori di una ostinata, coraggiosa ricerca di stile”. Leggi tutto »La pubertà letteraria di Arturo

Ogni omissione è un mancato atto d’amore

Recensione di “Il tempo dell’attesa. La saga dei Cazalet II” di Elizabeth Jane Howard

 

Elizabeth Jane Howard, Il tempo dell'attesa, Fazi Editore
Elizabeth Jane Howard, Il tempo dell’attesa, Fazi Editore

Settembre 1939. Leggerezza, spensieratezza e perfino felicità sbiadiscono nel ricordo, impallidiscono nella memoria per far ritorno, come spettri, furie, erinni, nella rabbia e nello sdegno per l’illusoria “pace con onore” orgogliosamente rivendicata dal Primo Ministro Chamberlain.


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Viaggio a Barsoom

Recensione di “John Carter e la principessa di Marte” di Edgar Rice Burroughs

Edgar Rice Burroughs, John Carter e la principessa di Marte, Mondadori
Edgar Rice Burroughs, John Carter e la principessa di Marte, Mondadori

“Nel presentarvi in forma di libro lo strano manoscritto del capitano Carter, credo che alcune parole sulla sua eccezionale personalità possano risultare di qualche interesse. Il mio primo ricordo del capitano Carter risale all’epoca in cui per alcuni mesi fu ospite a casa di mio padre in Virginia, poco prima che scoppiasse la Guerra di secessione. Ero un bambino di cinque anni, allora, ma ricordo perfettamente quell’uomo alto, atletico, il volto liscio e la pelle scura, che io chiamavo zio Jack […].Leggi tutto »Viaggio a Barsoom

Piccole cose a precipizio sulla storia

Recensione di “Gli anni della leggerezza. La saga dei Cazalet I” di Elizabeth Jane Howard

Elizabeth Jane Howard, Gli anni della leggerezza, Fazi Editore
Elizabeth Jane Howard, Gli anni della leggerezza, Fazi Editore

1937. Il controllato piacere di vivere, la sobria felicità della ricca borghesia inglese hanno il ritmo quieto e regolare dei riti immutabili della quotidianità familiare e del rispetto rigoroso delle convenzioni sociali; il microcosmo individuale, con il suo circolo chiuso di affetti, ruota all’unisono con il formicolare della vita di società; gli impegni e i doveri della professione si stemperano nella generosa concessione di svaghi e ozi, tra eleganti pranzi al club e deliziose serate a teatro, mentre agli incontri d’affari riservati ai soli uomini fanno da contraltare le fitte chiacchiere tra donne scambiate all’ora del the.


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