L’amore confinato in un ghetto
Recensione di “Il pozzo della solitudine” di Radclyffe Hall
Sceglie l’elegante veste del romanzo Marguerite Radclyffe Hall (che fin da giovane rinunciò al proprio nome di battesimo e si fece chiamare John) per raccontare, ne Il pozzo della solitudine, il suo lavoro più noto e discusso, pubblicato nel 1928, una dolente storia di emarginazione e sacrificio: quella di Stephen Gordon – con ogni probabilità alter ego dell’autrice – figlia omosessuale di una coppia di aristocratici inglesi.