I biondicatori e il cervello di Einstein
Recensione di “Nomadland” di Jessica Bruder
“[…] Del resto, milioni di americani lottano con l’impossibilità di un tradizionale stile
“[…] Del resto, milioni di americani lottano con l’impossibilità di un tradizionale stile
“Il lettore moderno possiede l’indiscreta prerogativa di potersi addentrare nei casi quotidiani e nei recessi dell’anima di un Kafka, di una Woolf, o di quanti altri affidarono a lettere e diari le angosce e le gioie delle proprie giornate. E quando pure manchino autografe testimonianze, vengono in soccorso documenti, memorie di contemporanei, la tendenza stessa a riflettere fatti della vita e moti dell’interiore nell’opera letteraria.
Il richiamo esplicito, nel titolo, al celebre romanzo d’avventura di Jules Verne, introduce immediatamente in quella particolare atmosfera di eccitata tensione e di sognante meraviglia che soltanto il viaggio (poco importa che sia immaginato oppure già organizzato nei minimi dettagli) è capace di creare.