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XVII secolo

La Perla più rara, la Perla più scura

Recensione di “La lettera scarlatta” di Nathaniel Hawthorne

Nathaniel Hawthorne, La lettera scarlatta, BUR

“Ciò che Hawthorne imparò negli anni di solitudine, trascorsi fra gli specchi di una stanza, non si riduce soltanto alle metafore del ghiaccio e del fuoco. Da quello sfondo provengono anche le trame dei suoi racconti; poco a poco si venne anche presentando un individuo orgoglioso che si era autoescluso dal contesto sociale e che pure soffriva le pene della solitudine. Le sue storie riflettevano la tensione conflittuale fra istinti e convinzioni puramente razionali […].Leggi tutto »La Perla più rara, la Perla più scura

L’antisemitismo razionale

Recnsione di “Il problema di Spinoza” di Irvin Yalom

Irvin Yalom, Il problema Spinoza, Neri Pozza
Irvin Yalom, Il problema Spinoza, Neri Pozza

Dal XVII al XX secolo sulle tracce di un legame talmente impalpabile da sembrare inesistente; dalla seconda metà del Seicento alla prima, tragica metà del Novecento per ritrarre, in modo volutamente squilibrato, partigiano, e nello stesso tempo con l’accuratezza e la puntualità dello storico, due figure tra loro distantissime, due poli opposti di un unico universo, quello del pensiero (e del suo tradimento, della sua mistificazione): un filosofo e un ideologo.


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Prima che amore, Dio è libertà

Recensione di “Trattato teologico – politico” di Baruch Spinoza

 
Baruch Spinoza, Tractatus theologico-politicus, Einaudi
Baruch Spinoza, Tractatus Theologico-Politicus, Einaudi

“Chiunque sia vissuto tra gli uomini […] non può non aver osservato che la maggior parte di loro, nelle circostanze favorevoli, ancorché ignorantissimi, sono così tronfi di sapienza da ritenersi offesi se qualcuno voglia dar loro consigli; mentre nelle avversità non sanno da che parte voltarsi e implorano consiglio al primo che capita, e non c’è consiglio così insulso, così assurdo o inutile ch’essi non seguano; poi, anche per i motivi più insignificanti, tornare a sperare il meglio e, di nuovo, a temere il peggio […].


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XVII secolo: nel Vietnam del Mandarino Tan

Recensione di “L’ala di bronzo” di Tran-Nhut

 
Tran-Nhut, L'ala di bronzo, Tea
Tran-Nhut, L’ala di bronzo, Tea

Una scrittura leggera e preziosa, attenta ai dettagli e tuttavia incline alla meraviglia, attratta dal fiabesco, dall’impossibile e dalla suggestione del mito. Un’ambientazione originalissima (il Vietnam del XVII secolo), lontana nel tempo e nello spazio ma restituita ai lettori con divertita grazia e partecipata simpatia. E ancora personaggi disegnati con cura, persino con una sorta di affetto, e ritratti in dettaglio tanto nelle sfumature del carattere quanto nelle peculiarità fisiche. E intorno a ognuno di essi, un fitto mistero popolato di oscuri segreti, la memoria collettiva di un crimine che incombe come una minaccia, o peggio come un rimorso che non dà pace, e una quotidianità posticcia dentro la quale rifugiarsi, come animali braccati.


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La giustizia del Mandarino

Recensione di “La polvere nera di Maestro hu” di Tran-Nhut

Tran-Nhut, La polvere nera di maestro Hu, Ponte alle Grazie
Tran-Nhut, La polvere nera di maestro Hu, Ponte alle Grazie

Uno scenario esotico, lontano e sconosciuto presentato con elegante semplicità e con un’immediatezza talmente felice da sfiorare la familiarità; un intreccio robusto, pieno di sorprese e vicoli ciechi, che non patisce mai cali di tensione; e infine un terzetto di caratteri davvero indovinati, costruiti con grande intelligenza letteraria (e un pizzico di furbizia).


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